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In una recente intervista al Il Piccolo di Trieste, Andrea Illy – presidente e amministratore delegato della società (cfr. foto in alto) – spiega la strategia di crescita della propria azienda sul mercato USA, il più grande al mondo in termini di consumi. La strategia di crescita americana, spiega Andrea Illy, “ci sta facendo aumentare a doppia cifra il nostro giro d’affari negli Usa e può portarci a generare il 20% dei nostri ricavi nell’altra sponda dell’Atlantico”.

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Questa estate Illycaffè ha siglato un’alleanza che ha spalancato le porte del mercato Usa. L’intesa è stata raggiunta con il colosso KEURIG Green Mountain per lo sviluppo di una capsula compatibile con il sistema Keurig K Cup dell’azienda americana Anche il recente accordo con la UNITED AIRLINES, che permetterà ai passeggeri United e agli ospiti degli United Club in tutto il mondo di gustare gratuitamente il caffè dell’azienda triestina, si muove in questa direzione e può rappresentare un volano importante per una ulteriore crescita del marchio Illy sul mercato americano. Nei piani di internazionalizzazione di Illy, già presente in 140 paesi, l’America è senz’altro il più importante punto di riferimento.

Il bilancio 2015, nel suo complesso, dovrebbe chiudersi in modo positivo per l’impresa triestina. Dice Andrea Illy: «I volumi sono in aumento, l’Expo ha avuto un impatto molto positivo e tutte le innovazioni portate sul mercato stanno riscuotendo ottimi risultati». Nel 2014 l’azienda ha visto incrementare i ricavi del 4,5% a quota 390 milioni di euro, un Ebitda di 62 milioni (+15%) e un utile netto di 12 milioni dai 7,8 dell’esercizio precedente. Per Illy l’ultimo biennio è stato frenetico. E l’attesa per l’anno in corso è di ulteriore balzo in avanti dei conti. «Abbiamo siglato accordi con Kimbo e Indesit per il lancio di un nuovo sistema per il caffè porzionato, poi quello con Keurig e continuiamo a sviluppare l’espresso, attraverso l’apertura di negozi monomarca, il rafforzamento del canale elettronico di vendita e l’innovazione di confezioni a basso impatto ambientale».

Tra le tante novità portate sul mercato c’è anche la App che consente al consumatore di creare la propria miscela e avere così un caffè personalizzato. Volano d’immagine e anche di vendite è stata il cluster caffé di Expo di cui Illy, Official coffee partner dell’esposizione universale, ha curato progetti e contenuti. La società triestina ha puntato molto sull’Expo milanese, investendo circa 5 milioni di euro nella manifestazione e coinvolgendo nei progetti ospiti di caratura internazionale. Sono oltre 13 milioni le persone che hanno visitato il cluster del caffè e circa 870 mila le tazzine servite ai bar Illy del padiglione. Il cluster del Caffè che ha registrato oltre 35.000 visite guidate tradizionali e digitali e sono state quasi 12 mila le persone che hanno partecipato ai corsi organizzati dall’Università del Caffè. «Siamo la marca di caffè più globalizzata e le vendite all’estero valgono circa il 64 e il 65% – spiega l’imprenditore – tuttavia, stiamo assistendo a un recupero anche in Italia, dove negli ultimi anni i consumi si erano ridotti per tutto il comparto». Illy punta su “una crescita organica con mezzi propri e su una produzione di alta gamma che ci consente di essere meno esposti sul canale della grande distribuzione, dove fatturiamo circa il 30% del totale». Per sostenere il piano Illy, ad agosto, ha emesso obbligazioni senior per un importo nominale complessivo di 70 milioni di euro.

 

+Info: ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/12/03/news/andrea-illy-piu-forti-in-usa-1.12557574

Per una più ampia informazione sul Gruppo Illy si rinvia a:
FOCUS SU ILLY CAFFE’ 2015: passione, qualità, sostenibilità, scienza, conoscenza, esperienza

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