Qual è il reale impatto sull’ambiente dei processi produttivi dell’acqua in bottiglia? E in che modo le aziende si adoperano per ridurre tale impatto? A cercare di fare chiarezza su questi aspetti è l’EFBW, la Federazione europea delle acque in bottiglia, che spiega tra l’altro cosa sta facendo l’industria dell’imbottigliamento sul versante della responsabilità ambientale.
L’ESTRAZIONE
Il volume totale estrazione dell’acqua è marginale rispetto alla disponibilità totale: gli ultimi dati riferiscono che rappresenta meno del 0,02% delle risorse disponibili. L’acqua in bottiglia generalmente consumata in Europa, spiega l’EFBW, è essenzialmente di due tipi, ovvero acqua minerale e acqua di sorgente. Queste fonti sono alimentate dalle piogge e dalle neve e pertanto costituiscono una risorsa rinnovabile seppur non inesauribile. Le aziende gestiscono l’estrazione della risorsa in maniera sostenibile per garantire la protezione e la disponibilità della stesse per le generazioni a venire ed evitare ogni impatto negativo sull’ambiente naturale circostante.
L’IMPRONTA AMBIENTALE
L’acqua in bottiglia ha un tasso di impatto ambientale fra i più bassi di tutti gli alimenti e le bevande. I parametri principali per rilevare l’impatto ambientale sono sostanzialmente due: le emissioni di gas – note anche come carbon footprint – e l’utilizzo di acqua nella produzione. Secondo l’EFBW l’impronta di carbonio della produzione dell’acqua in bottiglia può essere rapportata a quella che un adulto normale ha sull’ambiente durante le sue normali attività giornaliere. Se ne è tratto che le emissioni di gas derivanti dalla produzione dell’acqua in bottiglia sono pari a un millesimo di quelle prodotte quotidianamente da una persona. Per quanto riguarda il risparmio idrico, invece, la produzione di 1 litro di acqua in bottiglia richiede mediamente meno di due litri supplementari di acqua, mentre per i prodotti di largo consumo e alcune tipologie di bevande la quantità per la loro preparazione sarebbe tra i 3.500 e 5 000 litri: per un bicchiere di birra, ad esempio, occorrono circa 300 litri di acqua.
LE AZIONI
Le aziende produttrici sono contestualmente impegnate nel ridurre il loro impatto sull’ambiente attraverso alcune azioni pratiche:
• Riduzione del peso dell’imballaggio e l’uso di eco-design per il nuovo packaging: una bottiglia da 1,5 litro in PET oggi pesa il 30% in meno di oggi rispetto a 20 anni fa.
• Promuovere il riciclo degli imballaggi in PET – in particolare nel suo riutilizzo nella produzione di nuovi imballaggi – e partecipazione a programmi nazionali di ripresa (il tasso di riciclo nell’UE del PET è in costante crescita e supera il 90% in alcuni paesi).
• Ottimizzare i trasporti su gomma, aumentando i carichi dei tir, e utilizzare maggiormente modalità di trasporto attraverso rotaia o laddove possibile nave.
Fonti: In a Bottle Magazine www.sanpellegrino-corporate.it/impatto-ambientale-industria-acqua.aspx –
Bottled Water: Achieving a Sustainable Life Cycle by www.efbw.eu/