Il BarthHaas Report 2024/2025 fotografa un settore birrario in evoluzione tra ristrutturazioni strategiche, tensioni geopolitiche e difficoltà per le piccole realtà.
Nel 2024, i 40 maggiori gruppi birrari mondiali hanno prodotto complessivamente 1.639 milioni di ettolitri di birra, registrando un calo dello 0,6% rispetto al 2023. È quanto emerge dal nuovo BarthHaas Report Hops 2024/2025, punto di riferimento annuale per l’analisi dei mercati globali della birra e del luppolo.
I grandi gruppi mantengono la leadership
La classifica dei primi undici produttori resta invariata: al vertice troviamo ancora AB InBev (495,5 mln hl), Heineken (240,7 mln hl) e China Resources Snow Breweries (108,8 mln hl). Insieme, questi tre colossi rappresentano oltre la metà della produzione globale di birra dei primi 40 operatori.
Ritorno della Russia nel ranking mondiale
Novità invece sul fronte geopolitico. Dopo la nazionalizzazione da parte del governo russo, Baltika rientra in classifica in 12ª posizione, ora operante in maniera autonoma rispetto all’ex controllante Carlsberg. Entra per la prima volta anche OPH United Breweries, ex divisione russa di Heineken, al 24° posto.
Strategie a confronto: dismissioni e acquisizioni
Molti gruppi globali stanno rivedendo le proprie strategie: si abbandonano le logiche di diversificazione e craft expansion, per concentrare gli sforzi sui brand principali internazionali.
Molson Coors, ad esempio, ha ceduto diversi birrifici statunitensi (e i relativi marchi) al gruppo Tilray, seguendo le orme di AB InBev, che aveva avviato operazioni simili già nel 2023.
Nel frattempo, Diageo ha dismesso la partecipazione di maggioranza in Guinness Nigeria, vendendola Tolaram di Singapore. Di segno opposto la strategia di Carlsberg, che ha rafforzato il proprio impegno nel segmento analcolico acquisendoBritVic, leader britannico delle bevande soft drinks.
Crescono le difficoltà per le PMI birrarie
Mentre i grandi gruppi consolidano il loro posizionamento, le piccole e medie imprese birrarie affrontano uno scenario sempre più complesso. In molte aree, i costi in aumento di materie prime ed energia non riescono a essere compensati da un rialzo dei prezzi al consumo. Il risultato? Un’ondata di chiusure, fusioni e uscite dal mercato.
Il rapporto completo BarthHaas Report 2024/2025 sarà disponibile a partire dal 22 luglio 2025.
+info: www.barthhaas.com/
