Sventola il tricolore a Düsseldorf a ProWein, la grande fiera mondiale per vini e liquori che apre oggi sino al 18 marzo, con oltre 900 produttori di vino provenienti da tutta Italia a mettere in bella mostra i loro prodotti nei padiglioni 15 e 16. Tante le cantine italiane che hanno scelto l’appuntamento tedesco, tra grandi nomi del vino italiano, Consorzi e produttori emergenti, saranno molti i vini italiani protagonisti a ProWein 2025, anche se rispetto agli anni passati la fiera tedesca sembra attraversare una fase di stanca.
Schiacciata tra l’ascesa dell’emergente Wine Paris, dove sono stati in tanti gli espositori italiani, e il canonico Vinitaly a Verona che resta l’appuntamento di riferimento per il vino italiano, molti vedono la ProWein di Düsseldorf un po’ in declino, anche perché nelle ultime stagioni i tedeschi ci hanno messo del loro, smentendo la loro proverbiale affidabilità con scioperi nei trasporti e altre situazioni surreali che sanno di boicottaggio.
La Germania rimane comunque uno dei mercati di riferimento per il vino italiano, secondo alcune analisi recenti nel 2024 si è registrati un business da oltre 1,18 miliardi di euro nel 2024 (+3,7%), per uno sbocco naturale verso le piazze del Nord e dell’Est Europa. Una kermesse quella tedesca che cade in un momento in cui l’export globale è minacciato dalle tensioni sui mercati internazionali e dai dazi tra Usa e Unione Europea, uno scenario complesso con le diplomazie del vino al lavoro, che vedranno quindi sempre più strategica una presenza consolidata nel mercato continentale del vino. Per questo motivo la partecipazione dell’Italia rimane quella con il maggior numero di espositori in assoluto in assoluto all’edizione 2025 di Pro Wein, con l’Agenzia ICE in tesa che invita alla degustazione di vini, seminari interattivi e visite guidate esclusive al Padiglione 15, Stand E68 e F68.
Il mercato tedesco del vino fa girare ogni anno tra i 16 ed i 18 milioni di ettolitri di vino, secondo dati NielsenIQ per il German Wine Institute – Dwi, con un consumo procapite di circa 22,2 litri all’anno, con una quota di oltre il 40% dei consumi a favore del vino tedesco, il resto appannaggio delle importazioni, con l’Italia che vede una quota di circa il 18% del mercato. Quello tedesco è nettamente il mercato più importante in volume, con 515,8 milioni di litri nel 2024 (quasi uno su quattro di quelli esportati nel complesso dall’Italia), nonostante un calo del -2,9% sul 2023, seguiti dagli Usa, con 362,3 milioni di litri, il Regno Unito, con 251,1.
Il sipario si è già alzato con “ProWein Goes City”, con tanti eventi in città fra ristoranti e nei locali nel centro di Düsseldorf, che non avrà lo stesso fascino di Parigi e di Verona, ma almeno ci prova a fare la sua parte. In fiera i temi su cui interrogarsi saranno sempre quelli che tengono banco sulle agende del vino internazionale, dal cambiamento climatico alla sostenibilità, calo e modifiche dei consumi, nuovi trend come quello del low alcol che a ProWein stanno focalizzando da tempo, focus su tante aree tematiche, con la Masterclass Forum, chef stellati nell’area gastronomica urbana, la Champagne Lounge, la mostra speciale ProWein Zero, sotto i rifettori Packaging & Design, l’Organic World e altre chicche da scoprire in fiera.
INFO www.prowein.com