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Nona edizione del premio Birrio dell’anno 2017, andato in scena a Firenze nel week end scorso. Domenica 21 gennaio la proclamazione dei vincitori, che ha messo d’accordo i giudici interpellati dal network Fermento Birra. Josiv Vezzoli del birrificio piemontese Birra Elvo di Graglia (BI) si è aggiudicato il titolo di Birraio dell’anno 2017, giudicato il migliore birraio per costanza e bravura. Giovanni Faenza del birrificio Ritual Lab di Formello (RM) si aggiudica invece il titolo di Birraio Emergente.

Il successo di Vezzoli non era scontato, un birraio che con il suo Birrificio Elvo sta facendo grandi cose da anni, andando per la sua strada molto classica, senza farsi condizionare tra mode e amari estremi con luppolature accelerate. E’ stata quindi premiata uno stile pulito e classico, che si ispira molto alla tradizione tedesca, tanto che molto definiscono a ragione Birra Elvo una sorta di enclave bavarese nel biellese. Un uomo da bassa fermentazione Josif, con birre pulite di qualità che non vogliono modificare la pulizia che viene ricercata quando assaggiamo le varie Weizen, Pils, Marzen, Hellerbock e Doppelbock.

Josiv Vezzoli di Birra Elvo, vincitore Birraio dell’Anno

Birrificio Elvo fa dell’equlibrio il suo punto di forza, ma mission aziendale è quella di produrre birre pulite e di facile beva, che neanche l’aumentare dell’asticella etilica riesce a perturbare, con bilanciamento tra i malti, un corpo dosato, fragranza e profumi sempre ben definiti. La grande attenzione produttiva e soprattutto un lavoro in cantina rispettoso dei tempi di lagerizzazione, garantiscono nel bicchiere birre pulite e stabili, nonostante la rinomata fragilità di questi stili in ambito artigianale. Un alleato del Birrificio Elvo sicuramente è madre natura, che può contare nell’acqua. Qui le sorgenti locali ne fanno scorrere infatti di purissima, tra le più leggere d’Europa, quasi totalmente priva di minerali e perfettamente adatta alla produzione di tipologie di ispirazione bavarese. Un premio riscoperta delle basse fermentazioni, che ricominciano ad essere apprezzate e prodotte in maniera più diffuso (tanto che si parla di Italian Pils) per valorizzare il progetto di un birrificio come quello di Birra Elvo. La vittoria di Josif è dunque anche la vittoria di un modo di intendere la birra che vuol riscoprire le sue origini, è la dimostrazione che esiste un interesse crescente, anche da parte della critica, nei confronti di grandi classici: birre molto semplici da bere ma difficili da fare, birre spesso dimenticate, perché discrete, ma capaci di dare emozioni quotidiane.

Nella categoria Emergenti, che riconosce il miglior birraio con un trascorso alla guida di un birrificio inferiore a due anni, trionfa Giovanni Faenza del birrificio Ritual Lab. Il premio dunque anche quest’anno, l’anno scorso aveva vino Conor Gallagher Deeks di Bassano Romano, si ferma nei dintorni del lago di Bracciano, dove a Formello sorge il birrificio laziale che ha stregato pubblico e critica con un anno strepitoso. Giovanni e il suo team hanno infatti saputo da un lato soddisfare la voglia di luppolo del pubblico romano con birre possenti ma sempre ben congeniate e dall’altro dimostrare creatività e eclettismo produttivo. Perché non di sole IPA risplende la gamma di Ritual Lab, visto che si contano splendide interpretazioni di stili classici come Pils, Bock e Stout. Una bella sfida quella degli emergenti che ha visto salire sul podio anche Stefano Simonelli del birrificio Vetra di Caronno Pertusella (VA), secondo, e Riccardo Di Profio del birrificio Rebel’s di Roma, terzo, e che conferma quanto nutrito è il “vivaio” della birra artigianale italiana.

Giovanno Faenza del Ritual Lab con il premio Birraio Emergente

 

Classifica Birraio dell’Anno 2017

1° Josif Vezzoli del birrificio Birra Elvo di Graglia (BI)
2° Marco Valeriani del birrificio Hammer di Villa D’Adda (BG)
3° Luigi D’Amelio del birrificio Extraomnes di Marnate (VA)
4° Mauro Salaorni del birrificio Birra Mastino di San Martino Buon Albergo (VR)
5° Alessio Selvaggio del birrificio Croce di Malto di Trecate (NO)
6° Agostino Arioli del Birrificio Italiano di Limido Comasco (CO)
7° Emanuele Longo del Birrificio Lariano di Dolzago (LC)
8° Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani del birrificio MC77 di Serrapetrona (MC)
9° Alessio Gatti del birrificio Canediguerra di Alessandria
10° Valter Loverier del birrificio Loverbeer di Marentino (TO)
11° Conor Gallagher Deeks del birrificio Hilltop di Bassano Romano (VT)
12° Pietro Di Pilato del birrificio Brewfist di Codogno (LO)
13° Nicola Perra del birrificio Barley di Maracalagonis (CA)
14° Luana Meola e Luca Maestrini del birrificio Birra Perugia di Perugia
15° Gino Perissutti del birrificio Foglie d’Erba di Forni di Sopra (UD)
16° Marco Ruffa del birrificio CR/AK di Campodarsego (PD)
17° Luciano Landolfi del birrificio Eastside di Latina
18° Riccardo e Davide Franzosi del Birrificio Montegioco di Montegioco (AL)
19° Lorenzo Guarino del Birrificio Rurale di Desio (MB)
20° Andrea Dell’Olmo del birrificio Vento Forte di Bracciano (RM)

 

Classifica Birraio Emergente 2017

1° Giovanni Faenza del birrificio Ritual Lab di Formello (RM)
2° Stefano Simonelli del birrificio Vetra di Caronno Pertusella (VA)
3° Riccardo Di Profio del birrificio Rebel’s di Roma
4° Marco Gianino del birrificio Yblon di Ragusa
5° Samuele Cesaroni della Brasseria della Fonte di Pienza (SI)

+Info:
www.birraiodellanno.it/

 

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