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Il rapporto tra latticini e peso corporeo è sempre stato dibattuto e controverso, non tanto nella letteratura scientifica, quanto soprattutto sui media e nell’opinione pubblica che vede talvolta i latticini come veicoli di grasso, quindi di calorie. Le prime osservazioni dell’effetto antiobesiogeno dei latticini scaturirono accidentalmente dalla mole studi atti a valutare gli effetti antiipertensivi dei latticini, studi degli anni ’80 e che sarebbero poi culminati con la definizione della dieta DASH , la dieta ricca di frutta, verdura e latticini magri messa a punto per la prevenzione dell’ipertensione. Da quel momento la possibilità che il consumo di latticino potesse influenzare il peso corporeo è stato oggetto di moltissimi studi prospettici. Nonostante questo, forse per la molteplicità dei meccanismi responsabili dell’eccedenza ponderale, soprattutto l’apporto energetico complessivo, la sedentarietà ecc. e forse anche per la grande variabilità compositiva dei latticini, le evidenze di un beneficio dei prodotti lattiero caseari sul mantenimento del peso sono state finora difficili da interpretare.

Oggi le migliorate tecniche dell’epidemiologia e dell’analisi statistica mettono invece bene in evidenza il rapporto protettivo dei prodotti lattiero-caseari, soprattutto di alcuni di questi, nel guadagno di peso nel tempo, nel controllo del peso corporeo e della composizione corporea. Molti sono i meccanismi che possono spiegare questo fenomeno, che vanno dall’aumento della sazietà al minore assorbimento di grassi per formazione di micelle insolubili, dall’aumentata lipolisi, al miglioramento dell’insulino-resistenza. E’ di recente pubblicazione un interessante studio prospettico effettuato sui partecipanti al Framingham Heart Study, uno dei più numerosi studi emidemiologici di coorte, iniziato nel 1947. La caratteristica di questo tipo di studi consiste nel fatto che i partecipanti, in genere un numero abbastanza cospicuo, vengono seguiti nel tempo con esami ematochimici, misure antropometriche, questionari alimentari. Questo studio prende in considerazione 3440 partecipanti che sono stati seguiti per 13 anni con 11.683 osservazioni. Si è assistito, come aspettato, ad un “inevitabile” effetto tempo sul peso corporeo e sulla circonferenza vita nella media dei partecipanti.Ma dopo aver raffinato l’analisi statistica, considerando vari parametri, tra i quali anche e soprattutto la qualità dieta e lo stile di vita, è risultato ben evidente che ad un maggiore consumo di prodotti lattiero caseari, si associava un minore guadagno di peso e di circonferenza vita nel tempo.

+info: www.lattendibile.it/1333-latte-e-derivati-effetto-protettivo-nel-tempo-sul-peso-corporeo/

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