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letteralmente “birra amara”, a causa dell’abbondante luppolatura utilizzata in produzione. Le bitter inglesi sono birre ad alta fermentazione, tradizionalmente consumate alla spina e si connotano per un colore ambrato, un sapore secco ma fruttato e una scarsa quantità di schiuma (quasi piatta). In relazione alla gradazione alcolica possono essere enucleate tre sottospecie della Bitter:
– la Ordinary Bitter (da 3,5 a 4° ),
– la Best Bitter (tra 4 e 5° alc.),
– la Extra Special Bitter – ESB (oltre i 5° alc.).
Tradizionalmente la maturazione e rifermentazione delle Bitter Ale avveniva in fusto nella cantina dei pub inglesi, grazie all’azione di lieviti aggiunti sugli zuccheri residui. A partire dagli anni ’60 alcuni produttori hanno cominciato a produrre bitter filtrate e pastorizzate, per dare loro un aspetto più brillante ed allungarne la conservabilità.
I consumatori tradizionalisti si sono ribellati a questa pratica ed oggi la bitter tradizionale, riqualificata con il termine di Real Ale*, è ritornata in auge.

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