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Se si pensa alla Parigi dei poeti maledetti e dei grandi pittori, non si può prescindere dall’immaginarli  intenti a bere Assenzio per sfuggire dalla realtà e trovare ispirazione e conforto. Da oggi, questa tradizione liquoristica francese sarà in qualche modo tutelata e riconosciuta. A metà agosto, infatti, la Commissione europea ha incluso l’assenzio Pontarlier nella lista delle “indicazioni geografiche di bevanda spiritosa” registrate a livello di Unione Europea. La “fata verde”, nata più di 200 anni fa in Franche-Comté, è ora definita da disciplinare come “un liquore  giallo pallido che vira verso il verde” il cui grado di alcol quando viene immesso sul mercato “è maggiore o uguale al 45%”. La sua produzione è limitata a un certo numero di comuni del dipartimento di Doubs.

 

 

Secondo il regolamento europeo, l’indicazione geografica indica che la bevanda spiritosa “proviene dal territorio di un paese, quando una qualità, una reputazione o altre caratteristiche della bevanda spiritosa possono essere attribuite essenzialmente a questa origine geografica”. A Pontarlier, due attori storici (Les Fils d’Émile Pernot e Armand Guy) hanno già rispettato le specifiche locali per potersi fregiare di questa nuova indicazione geografica in etichetta.

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