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Shopping di lusso natalizio per il colosso francese LVMH, che ha concluso un affare nel settore dell’hospitality e delle vacanze di alta gamma. Con l’acquisto del brand dell’ospitalità Belmond, gruppo specializzato in alberghi e viaggi  di altissima gamma, si apre una stagione nuova. Un affare da 3,2 miliardi di dollari, secondo i prezzi della Borsa di New York. L’offerta preliminare è stata formalizzata al valore di 25 dollari per azione per un controvalore di 2,6 miliardi cash, con un premio di sette dollari sul prezzo del titolo alla chiusura di giovedì 13 dicembre in Borsa, closing dell’operazione previsto a primavera 2019. I rumors su una cessione erano circolati la scorsa estate, la notizia è stata riportata in Italia da Il Sole 24 Ore. Una vendita che interessa da vicino anche l’Italia visto che il 50% degli asset strategici del gruppo Belmond sono nel nostro paese. Strutture esclusive di pregio come l’hotel Cipriani di Venezia (foto apertura), il Caruso di Ravello, l’hotel Splendido di Portofino e Villa San Michele a Fiesole.

Belmonod è una multinazionale attiva sia nel settore alberghiero del lusso, con 46 strutture, le più note a livello globale sono il Copacabana Palace a Rio de Janeiro, Le Manoir aux Quat’Saisons in Oxfordshire, Grand Hotel Europe a St. Petersburg e Cap Juluca nell’isola caraibica di Anguilla. Attività che comprendono anche la parte viaggi e crociere, con il Venice-Simplon Orient Express, che propone viaggi extra lusso in tutta Europa e crociere fluviali in Europa e Asia. Belmond è nato circa 40 anni fa con il nome Orient Express con l’acquisizione del Cipriani di Venezia e opera oggi in 24 Paesi, ha realizzato ricavi di 572 milioni di dollari e un Ebitda di 140 milioni nell’ultimo bilancio.

Una mossa che proietta i francesi di LVMH in cima alle graduatorie del mondo dell’hotellerie, con la proprietà attuatale degli hotel a marchio Bulgari presenti a Milano, Londra, Bali, Beijing, Dubai e Shanghai, oltre alla catena Cheval Blanc, una collezione di proprietà di lusso da Courchevel (la prima aperta nel 2006) alle Maldive e a Saint-Barthélemy. Un connubio che parte dalla moda, dalla casa madre Louis Vuitton a cui hanno fatto seguito altre griffe di cui molte italiane e spazia al vino e agli spirits, la M sta infatti per Moet Chandon e la H per Hennessy il cognac, fa parte della galassia anche il brand di champagne Dom Pérignon. “Belmond offre esperienze uniche per i viaggiatori più esigenti”, ha dichiarato Bernard Arnault, presidente e Ceo di Lvmh- La sua eredità, i suoi servizi innovativi, la sua eccellenza sono in linea con i valori del Gruppo e complementari con le nostre Cheval Blanc maisons e le attività alberghiere di Bvlgari. Questa acquisizione aumenterà in modo significativo la presenza di Lvmh nell’ospitalità di alta gamma”. Ma secondo voci di mercato riportate da Il Sole 24 Ore non si potrebbe escludere del tutto un eventuale rilancio da parte di altri pretendenti. Ad attirare l’interesse è soprattutto il portafoglio italiano, composto dalle sette strutture iconiche situate in alcune delle più belle location della penisola. Dopo che la mossa a sorpresa dei francesi ha spiazzato concorrenti del calibro di Blackstone, KSL Capital Partners e fondi sovrani mediorientali e asiatici anch’essi interessati a mettere le mani sul brand dell’ospitalità di lusso specializzato in hotel e viaggi (via treno e nave) di altissima gamma, non sono esclusi ulteriori colpi di scena.

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