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CDA, Consorzio Distributori Alimentari, chiude il 2012 degli operatori del beverage con il consueto meeting annuale, organizzato questa volta a Firenze. Da ‘Idee di futuro’ del 2011 a ‘Un futuro visto da vicino’: nell’edizione 2012 del meeting, CDA ha voluto mostrare ai propri soci e al mondo produttivo come gli argomenti toccati nell’incontro dello scorso anno siano stati, durante questi 12 mesi, tradotti in fatti. Un passo importante per tutta la filiera del beverage, che mai come in questo periodo necessita una collaborazione attiva dei vari operatori per condurre verso il successo obiettivi condivisi e strategie adottate. I lavori, durati un’intera giornata, hanno toccato diverse tematiche particolarmente significative e determinanti per il futuro della categoria. Sotto la guida di Luigi Rubinelli, giornalista esperto di retail e di consumi che ha moderato tutti gli incontri, diversi relatori provenienti dal mondo dell’industria e della distribuzione si sono confrontati per analizzare la situazione della categoria e per capire come muoversi nel futuro.

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Il Direttore di CDA, Lucio Roncoroni (cfr foto), ha aperto i lavori con un breve riassunto di tutte le attività promosse dal Consorzio nel 2012 e sugli obiettivi che si vogliono raggiungere nei prossimi anni, per poi passare la parola a Bruno Berni, Amministratore Delegato di CFIGroup Italia, che ha illustrato i primi risultati emersi da un’indagine realizzata tra i soci CDA per verificare il loro grado di soddisfazione in riferimento al Consorzio, soprattutto in vista del rilevante traguardo che CDA taglierà nel 2013, il 25esimo anniversario. Tema importante anche quello affrontato da Stefano Cordero di Montezemolo, Presidente AIMBA e Direttore Accademico di ESE Milano e ESE Firenze, che nella sua relazione ha illustrato ai presenti l’importanza della pianificazione finanziaria, oltre alla mera gestione contabile, delle aziende, area abbastanza sconosciuta in generale dalla piccola e media impresa, ma fondamentale per garantire una corretta gestione dell’attività. E se nel 2011 le parole chiave del meeting erano ‘informazione e tecnologia’, visti come capisaldi delle azioni che il Consorzio avrebbe dovuto intraprendere nel futuro, a distanza di soli 12 mesi si sono potuti illustrare i primi risultati reali e pratici di quella che fino all’anno scorso era considerata semplicemente la strada da intraprendere.

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Risultati importanti che potrebbero portare a una svolta il mondo della distribuzione di bevande e grazie ai quali il distributore stesso potrebbe così diventare un punto di riferimento fondamentale sia per le aziende produttrici che per i punti vendita e, di conseguenza, per i consumatori. Grazie alla collaborazione tra CDA e aziende come Microstrategy Italia e Ds Group, si stanno sviluppando applicazioni che, attraverso l’utilizzo di tecnologie Mobile Computing, permetteranno di gestire in maniera semplificata e razionalizzata le informazioni, dal processo di acquisizione dell’ordine alla situazione dei sospesi e degli incassi, fino ad avere la piena visibilità del carico a magazzino e della situazione clienti. Ma non solo. Grazie a queste applicazioni si arriverebbe direttamente, attraverso l’utilizzo dei Social Network, anche al consumatore, riuscendo in questo modo a creare delle offerte commerciali ad personam e facendo diventare l’esercente e il distributore dei punti di riferimento anche per il mondo produttivo.

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Ne è un esempio l’applicazione Away. Nata con l’intento di sfruttare un collegamento con Facebook per leggere, interpretare e utilizzare i profili pubblici del consumatore, servirà sia al distributore che al produttore per: incentivare i consumi fuori casa attraverso un sistema social che sia premiante, utile e vantaggioso per tutta la filiera; profilare il Pdc attraverso l’azione incentivata del consumatore; incentivare l’adozione di Facebook da parte degli esercenti per richiamare pubblico presso i proprio esercizi e migliorare i consumi attraverso una corretta informazione sui prodotti. Grazie ad Away i produttori possono così veicolare attività marketing e misurarle sul consumatore, veicolare informazioni mirate ad un consumo corretto dei proprio prodotti e raccogliere i feedback. Per i distributori l’applicazione rappresenta invece lo strumento ideale per aumentare il proprio livello di immagine sul territorio, sviluppare la clientela e fidelizzare i rapporti attivi e per il Consorzio CDA, nello specifico, questa andrebbe anche a incrementare lo sviluppo associativo e a potenziare il Data Wharehouse consortile grazie a tutte le informazioni raccolte e diffuse in tempo reale.

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Il meeting si è poi concluso con un tema che sicuramente non è ultimo in ordine di importanza, ma che, anzi, rappresenta un ulteriore passo verso il futuro della categoria. Alberto Scola, amministratore di Progettica, ha infatti presentato ai presenti i risultati di un ‘esperimento’ che mai si era condotto prima: la collaborazione diretta tra distributori e aziende produttrici, la pianificazione alla ‘via al mercato’, Route to Market. Route to Market è la gestione attiva dei canali di vendita che si pone come obiettivi l’individuazione dei punti di convergenza tra distributore e produttore, la costruzione di metodi di percorso funzionali alla declinazione e canalizzazione corretta e coerente delle attività dei piani concordati, la definizione delle corrette attività locali coerenti per lo sviluppo congiunto della Route to Market, la creazione delle condizioni per il miglior indirizzo delle singole politiche commerciali, la definizione di modelli di business esportabili e replicabili e lo sfruttamento al meglio delle opportunità del mercato. In questa ottica CDA, volendo dare concretezza al proprio ruolo di interlocutore a metà strada tra produttori e distribuzione, dopo aver individuato alcuni dei propri soci e i partner dell’industria, rappresentati da Heineken, Conserve Italia e Pernod Ricard, ha voluto costruire una case history in grado di far comprendere le caratteristiche positive e negative di questa ‘collaborazione attiva’.

Durante i sei mesi di collaborazione industria e distribuzione hanno condiviso dati, definiti nuovi modelli operativi, sviluppato Joint Business Planning, creato un sistema di incentivazione e condiviso il monitoraggio continuo dei risultati, con la volontà, nel lungo periodo, di arrivare a riuscire a creare offerte e attività di trade marketing specifiche per sottocanale, con la condivisione dei dati provenienti dal PdC e un monitoraggio continuo dei risultati. Ne è emerso che una collaborazione come questa potrebbe soddisfare le esigenze sia dell’industria che del distributore, entrambi orientati alla massimizzazione della soddisfazione dell’esercente e del consumatore. A tirare le conclusioni della giornata lavorativa Lucio Roncoroni, che ha sottolineato come “questo incontro vuole essere solo un punto di partenza con il quale stimolare tutti gli attori della filiera a una maggiore e continua collaborazione per garantire l’innovazione del settore. CDA si è fatto portavoce di un bisogno generale, cosa che un Consorzio deve necessariamente fare in quanto obiettivo insito della propria esistenza”. Anche per il 2012 la Convention annuale promossa e caldamente sostenuta dal Consorzio CDA, si è rivelata un’occasione conviviale proficua per il settore del beverage, che in questi momenti permette a tutti i suoi rappresentanti di confrontarsi e dialogare sulle azioni da sostenere per garantire un futuro solido alla categoria.

+info: Roberta Tomelini – RdP Strategia e Comunicazione

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