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Nel 2024 il mercato internazionale dei fine wine affronta sfide significative, con una diminuzione dei prezzi e cambiamenti regionali nelle quote di mercato. Il mercato resta cauto, influenzato da incertezze politiche e macroeconomiche, e i principali indici di Liv-Ex segnano cali fino all’11,1%. Tuttavia, l’Italia si conferma una delle regioni più resilienti nel panorama del fine wine.

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Per la prima volta in assoluto, dall’inizio del 2024, i consumatori statunitensi stanno rappresentando la percentuale più grande negli acquisti globali di fine wine, cioè il 34,8%. Questa quota – secondo i dati pubblicati da Liv-EX nel recente report The Fine Wine Market in 2024 – è in crescita rispetto a quella attestata nel 2023 (25,7%), anno in cui gli Stati Uniti sono stati l’unica area geografica al mondo in cui il valore degli acquisti di vino pregiato è cresciuto (+16%). L’incertezza che ha investito questo mercato negli ultimi mesi, a seguito della rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca, sarà tuttavia un fattore chiave per l’evoluzione del mercato statunitense dei vini pregiati nel 2025.

Tutto questo avviene in un 2024 particolarmente difficile per il mercato internazionale dei fine wine. Dall’inizio dell’anno i prezzi hanno continuato a scendere e c’è cautela tra i consumatori di questo segmento di consumo.

Tutti i tre principali indici di Liv-Ex sono in calo: Liv-ex Fine Wine 100 è sceso del 9,2% dall’inizio del 2024; il Fine Wine 50 e il Fine Wine 1000 sono invece diminuiti dell’11,1%. Rimane comunque alta la partecipazione al mercato ed il numero degli scambi è già cresciuto del 5,5% sul 2023, sebbene in termini di volume gli scambi siano diminuiti del 1,9%. Per quanto concerne invece la varietà dei vini pregiati scambiati, il 2024 potrebbe secondo gli analisti di Liv-Ex eguagliare il 2022.

In un mercato dei vini pregiati in cui anche la quota dei vini di Bordeaux si sta contraendo, invertendo la tendenza dello scorso anno e riproponendo la tendenza di lungo periodo che punta alla diversificazione, i vini italiani sembrano essere quelli che meglio resistono. Se è vero infatti che nel 2024 fino ad oggi l’indice Liv-Ex per il fine wine italiano (Liv-Ex Italy 100) ha subito una flessione del 6%, il numero di transazioni è cresciuto del 17,6%, il volume delle vendite del 17,3% ed il valore del 9,8%; anche in questo caso sono stati gli acquirenti statunitensi a guidare la crescita.

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Cosa Sono i Fine Wine?

I fine wine non sono semplicemente “vini buoni”. Queste bottiglie pregiate e rare rappresentano veri e propri capisaldi dell’enologia mondiale. Sebbene spesso abbiano un prezzo elevato, il loro valore è determinato da fattori come la rarità, la longevità e il prestigio del marchio, supportati da classifiche e dal mercato secondario dei collezionisti.

Un fine wine è un investimento che deve durare nel tempo, con bottiglie in grado di evolvere e migliorare per decenni. Questo mercato esclusivo richiede una robusta disponibilità economica, dove il nome e la reputazione giocano un ruolo cruciale tanto quanto la qualità intrinseca del prodotto.

+info: www.unioneitalianavini.it/
www.perfectcellar.com/

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