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IRI, leader nel campo dei Big Data per il Largo Consumo Confezionato, Pharma  e Media, ha pubblicato di recente un White Paper che fa il punto sul mercato italiano dei succhi e altre bevande frutta con riferimento temporale all’anno terminante a febbraio 2019. Di seguito vengono riportate le principali evidenziazioni

 

 

Il settore delle Bevande con poco più di 8 miliardi di € è stato uno dei comparti più in sofferenza nel periodo estivo in termini di volumi; solo nell’ultima parte dell’anno è riuscito a tornare in campo positivo ma il recupero che si è registrato negli ultimi mesi dell’anno non ha consentito di compensare le importanti perdite del trimestre estivo.

 

 

Andamento generale dei succhi di frutta nei canali della Distribuzione Moderna

 

La categoria dei succhi di frutta, uht e freschi, ha sviluppato, su base annua, un fatturato di 592 milioni di euro nella Distribuzione Moderna (ipermercati + supermercati + libero servizio piccolo) per un totale di 410 milioni di litri: le vendite complessive, sia in valore che in volume,  hanno segnato una flessione del 5,5% negli ultimi 12 mesi terminanti a febbraio 2019. Nell’ultimo anno il mercato dei succhi e nettari UHT è tornato in campo negativo: si tenga conto che la stagione 2018 si è confrontata con il clima estivo eccezionale del 2017 che aveva spinto i consumi dei mercati stagionali.

 

 

Tipologie prodotti

 

I succhi e nettari UHT, che rappresentano il 93% del fatturato complessivo della Grande Distribuzione , hanno sviluppato una flessione   a valore di -5,9% e a volume di -5,5%. Anche i succhi freschi, segmento piccolo rispetto ai prodotti a scaffale, dopo la crescita degli ultimi anni legata all’entrata di diverse aziende specializzate nella IV gamma, nell’ultimo anno ha segnato una battuta d’arresto con una lieve flessione delle vendite in valore.

 

 

Nell’ultimo anno, tutte le principali tipologie di succhi hanno dimostrato una sofferenza nella vendita: i succhi UHT 100% (che sviluppano il 14% del fatturato del mercato), hanno perso circa l’8% delle vendite. Persevera il trend negativo dei nettari (30% del mercato), utilizzati prevalentemente come merenda per i bambini. Più contenuta la perdita delle bevande a più basso contenuto di frutta, che rappresentano la parte più importante del mercato e che hanno registrato una perita del fatturato pari a -1,8%. Buoni risultati per il segmento dei frullati UHT che tuttavia rappresentano solo un piccolo segmento di poco più di 10 milioni di €. I consumatori possono scegliere tra un’ampia e vasta gamma di gusti: dai classici, come albicocca, pesca, pera, arancia rossa, ananas ai gusti più di tendenza quali mirtillo, frutti di bosco, frutti rossi, melograno.

 

 

Andamento per aree geografiche e canali di vendita

 

La flessione registrata dal mercato ha interessato tutte le aree geografiche e tutti i canali di sbocco: i supermercati, che sviluppano il 69% del fatturato dei succhi UHT, hanno sviluppato una perdita delle vendite in valore del 5% rispetto all’anno precedente. I negozi di vicinato (libero servizio piccolo) e gli ipermercati hanno registrato una perdita più accentuata. Lo scaffale dedicato alla categoria risulta essere abbastanza affollato: l’offerta media di succhi e nettari UHT è di circa 142 referenze per punto vendita che salgono a oltre 218 negli ipermercati. Nel banco frigo, l’offerta media di succhi si aggira intorno a 17 referenze (25 negli ipermercati) per punto vendita.

Da sottolineare come nei canali della moderna Distribuzione assumono un peso rilevante le private label delle varie Catene che hanno ormai raggiunto il 30% dei volumi delle vendite, limitando in tal modo i potenziali di vendita dei marchi dei produttori.

 

 

Vendite per tipo confezione

 

Il primo formato del segmento UHT è quello da 1 lt  (brik o plastica) che sviluppa circa il 42% dei valori e 47% dei volumi. ll brik ha sostanzialmente mantenuto i livelli di vendita dello scorso anno, mentre la plastica ha perso. Segue il minibrik 200 ml che sviluppa circa il 27% a valore e 24% a volume che invece continua a mostrare una flessione delle vendite. Si ferma l’avanzata del vetro che, dopo alcuni anni di crescita a due cifre, nell’ultimo anno fa un importante passo indietro, perdendo il 10% delle vendite. Nei succhi freschi, il formato 250 ml plastica si conferma il primo per incidenza sul fatturato; in termini di volumi invece, il primo formato è il brik da 750ml.

 

 

Prezzi e Promozioni

 

Succhi e nettari UHT hanno un prezzo al litro di 1,37€, che varia a seconda della % di frutta, del tipo di confezione (il prezzo medio del vetro è triplo rispetto alla media) o del tipo di prodotto: i succhi bio hanno un prezzo più che doppio rispetto alla media.  Nell’ultimo anno, l’incidenza promozionale del mercato (a valore) è stata del 31%, in linea con lo scorso anno.  Più elevato il prezzo medio dei succhi freschi che ha superato i 4,60€ per litro: negli ultimi anni il mercato si è ampliato con prodotti premium. L’incidenza promozionale a valore è stata del 15%.

 

 

L’innovazione all’insegna della salute e delle naturalità

 

Negli ultimi anni, l’innovazione del mercato è stata orientata verso un target più adulto, con una propensione sempre più spinta alla sfera del benessere e alla naturalità. L’offerta di prodotti biologici continua ad aumentare: i succhi UHT, con un fatturato pari a circa 39 mio€, hanno raggiunto una quota del 7% con una crescita del fatturato intorno al +8%.  In termini di gusti, l’innovazione è stata orientata verso prodotti con maggior promessa salutistica: i 100% frutta, i mix di frutta e verdura, i nuovi gusti a base di frutti con principi attivi particolarmente interessanti per la salute e quindi considerati molto sani (es mirtillo, melograno.), prodotti senza zuccheri aggiunti, prodotti arricchiti con ingredienti come zenzero, aloe, bacche di goji ecc…

 

 

Prospettive per il futuro

 

Negli ultimi anni, le vendite complessive della categoria dei succhi e nettari UHT sono state penalizzate dal cambiamento degli stili di consumo degli italiani e dalla ricerca di benessere da parte del consumatore. Nelle scelte d’acquisto di cibi e bevande, la presenza di zucchero è l’aspetto a cui gli italiani dedicano forte attenzione a seguito della crescente propensione a ridurne l’assunzione. Questi nuovi orientamenti hanno determinato una riduzione della penetrazione in famiglia di questa categoria merceologica e quindi della presenza della stessa nel basket di spesa delle famiglie. Cogliere i cambiamenti radicali del profilo dei consumatori ed orientare l’offerta in modo che ne tenga conto rimane un elemento chiave per competere in generale nei mercati e in particolare nel mercato dei succhi.

Nota della redazione: il mercato dei succhi e altre bevande di frutta qui considerato fa riferimento solo ai prodotti preconfezionati, con esclusione quindi delle spremute e centrifugati freschi preparati volta per volta a casa o nei punti di vendita partendo direttamente dalla frutta intera. Sono altresì esclusi i succhi e altre bevande frutta ottenute per diluzione di concentrati, sciroppi e semilavorato vari

 

 

IRI WORLDWIDE

 

IRI è leader mondiale nella gestione di big data, soluzioni analitiche predittive e generazione di insight con l’obiettivo di supportare la crescita delle aziende del largo consumo, retail e media. Facendo  leva sul più grande patrimonio di informazioni su acquisti, investimenti sul punto vendita, media, shopper loyalty e comportamento dei consumatori, il tutto integrato in piattaforme tecnologiche on  demand, IRI guida oltre 5.000 Clienti nel mondo nella ricerca continua di eccellenza, nello sviluppo della quota di mercato, nello stabilire un legame con i propri consumatori, con l’unico obiettivo di far  crescere il loro business.

+Info: www.iriworldwide.com/it-IT

 

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