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Dagli USA e UK passando per la Francia arriva finalmente in Italia la moda dei mocktails: bevande analcoliche per chi ama il gusto di bere, ma non gli effetti dell’alcool. Scopriamo nel dettaglio che cosa sono.

 

«Coloro che non vogliono imitare nulla, non producono nulla» è una delle citazioni più significative dello spagnolo Salvador Dalì, il pittore dalla genialità eccentrica come un cocktail ben mixato di fantasia e delirio per dipingere mondi surreali, immagini oniriche e situazioni bizzarre. Un uomo di grande immaginazione che cercava di trasferire nelle sue rappresentazioni i pensieri che elaboriamo ma teniamo lì fermi, sospesi a metà strada tra i sogni e la realtà. Produrre è quindi riformulare, restituire concretamente, imitare ciò che di fatto è già creato.

To mock in inglese significa imitare, simulare. Mocktail è un neo-logismo dato dall’unione della parola «mock» e «cocktail» e definisce una nuova tipologia di bevande che sta dettando le mode dell’happy hour. Nell’epoca del “senza” e nella società dei millenials sempre più attenti alla salute, alla forma fisica e che ricerca prodotti dai toni leggeri per non evadere troppo dagli schemi, ecco che arrivano i mocktails le bevande analcoliche che imitano il gusto dei cocktails e non solo. Drink quindi che nella maggior parte dei casi tendono a ricalcare quelli alcolici in chiave “astemia”. Spesso infatti al nome ufficiale del cocktail viene aggiunto il termine «virgin» proprio ad indicarne il carattere sobrio, es. Virgin Caipirosca alla fragola. La componente alcolica viene solitamente sostituita con ginger ale o beer, limonata, selz.. per un risultato dissetante e non compromettente per la dieta. Esistono anche bevande create ex novo, frutto dell’estro creativo del bartender che si diverte a metter in carta mocktails del tutto inediti e dal gusto indipendente.

 

 

I colossi del beverage si sono ovviamente già indirizzati a soddisfare questo nuovo trend con referenze alchool-free:

Coca-Cola: nel mercato degli USA ecco che la top player di Atlanta, lei tra le aziende per eccellenza dell’analcolico ci propone nuovi prodotti nati da un’ attenta ricerca per carpire le direzioni, le nuove attitudini del bere.  Sangria, Bellini Spritz, Sidro invecchiato a secco e Ginger Mule. Quattro sapori per soddisfare le esigenze del consumatore senza prevedere la presenza di alcool.
www.fooddive.com/news/coca-cola-introduces-nonalcoholic-cocktail-inspired-drinks/546076/

San Pellegrino: in Italia non poteva mancare l’offerta della multinazionale dei soft drinks. Tra le proposte in versione analcolica il Grape Bitter, il Silver Mint e il Black Bitter: la scelta perfetta per un aperitivo rinfrescante.
www.mixartsanpellegrino.it/drink-light

Pepsi: in Francia si segue l’innovazione grazie al marchio 7Up gusto mojito, una tonica analcolica che, come dice il nome stesso, ripropone il gusto del cockail più amato delle spiaggia: il mojito.
www.beverfood.com/francia-moda-mocktails-finley-scommette-spritz-wd74547/

Per cimentarsi e divertirsi nella preparazione di mocktails homemade è consultabile il ricettario edito da La Galvanina “Cocktail e Mocktail Responsabili” con tante gustose e sane proposte.
www.galvanina.com

 

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