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Un’inversione di tendenza si è messa in moto. I primi mesi del 2014 evidenziano il ritorno alla positività per i volumi del largo consumo: è quanto emerge dal convegno “Quale futuro per la promozione delle vendite” organizzato da Nielsen e Università di Parma, e tenutosi il 7 maggio in occasione di Cibus. Considerando l’orizzonte temporale 2008 – primi quattro mesi dell’anno, emerge come dopo i segnali negativi registrati nel 2012 e 2013, il trend del Grocery a valore e il volume di vendite a prezzi costanti abbiano cominciato a risalire rispettivamente del +0,8% e +0,3%.

I segnali dell’inversione di tendenza in Italia trovano conferma in diversi indicatori: l’indice di fiducia misurato trimestralmente da Nielsen a livello globale attraverso la Consumer Confidence ha visto una lieve crescita (+1%) nel Belpaese rispetto al trimestre precedente. Sempre in Italia si è registrato un aumento del +3,7% del trend di crescita dei cash&carry rispetto a Iper+Super+Libero Servizio. Un ulteriore segnale viene dal +3,8% del trend dei negozi stagionali rispetto ai non stagionali.

 Nel corso del convegno Nielsen ha mostrato come in questi anni il contesto distributivo sia radicalmente cambiato, in particolare per quanto riguarda l’ambito retail che è passato da una fase di sviluppo alla maturità. Una conferma viene dalla scelta strategica di riduzione dell’offerta di superficie da parte di Ipermercati e Supermercati; dopo anni di costante crescita della metratura media – passata dai 10.000 mq del 2007 agli 11.409 del 2014 – la percentuale riscontrata nei primi tre mesi del 2014 è di un calo dello 0,5%.

Ai tradizionali ipermercati e supermercati si stanno sempre più affiancando i discount (con una crescita in termini di fatturato del +11,4% nel periodo 2010/2013) e i drug store (+7,8% nel periodo 2010/2013).Le famiglie dichiarano una riduzione d’interesse per le attività promozionali pubblicizzate dalle insegne, ma nonostante questo emerge una crescita di offerta di articoli in promozione. La pressione promozionale è, infatti, passata dal 22,7% del 2008 al 28,7% del 2013 (percentuale in aumento anche nei primi quattro mesi del 2014).Gli italiani si confermano un popolo interessato alle promozioni; infatti – secondo i dati Nielsen ShopperTrends Italia 2013 – le famiglie dichiarano in primis di comprare solo l’essenziale e tagliare il superfluo, seguita a brevissima distanza dalla dichiarazione di ricercare i prodotti in promozione. La decisione di comprare meno in generale si attesta al terzo posto e al quarto l’indicazione di passare a marchi più economici. Meno seguita la strategia di acquisto in quantità per ottenere prezzi migliori.

Considerando i trend legati al ciclo di vita delle promozioni, il periodo 2000-2007 ha visto il largo consumo crescere anche senza queste ultime; nel successivo triennio 2008-2011, al contrario, il largo consumo è cresciuto solo attraverso le promozioni. Negli ultimi due anni di crisi –2012/2013 – esse sono cresciute, a differenza del largo consumo.Per Nielsen, il prossimo futuro confermerà un ruolo attivo delle promozioni che torneranno a far crescere il largo consumo.Il convegno organizzato da Nielsen e Università di Parma, dopo gli interessanti risultati emersi nelle precedenti due edizioni, è diventato un osservatorio permanente e per questa terza edizione si è avvalso della collaborazione organizzativa di Fiere di Parma – Cibus, svolgendosi in concomitanza con il 17° salone internazionale dell’alimentazione.In concomitanza dell’evento è stato inoltre prodotto un ebook che raccoglie tutte le expertise Nielsen e dell’Università di Parma scaturite dall’osservatorio e dai convegni.

Per maggiori informazioni su abstract, indice e modalità di accesso e download dell’ebook visitare il sito www.cibus.it/volantino/

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