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Dall’inizio dell’anno gli italiani hanno brindato meno, mentre sugli scaffali della grande distribuzione, la Gdo, i prezzi degli spumanti sono cresciuti nei primi quattro mesi del 2%-3%. Lo segnala al Cibus, che si conclude oggi a Parma, Giampietro Comolli dell’Osservatorio economico dei vini effervescenti, Ovse. Rispetto allo stesso periodo dello stesso anno, precisa l’esperto del mercato spumantistico, ”il venduto in Italia segna un calo del 5%-6%.

Per fortuna, l’export si mantiene buono, ma Russia e Cina danno segnali di stasi negli acquisti. Mentre sia in Italia che nei listini per l’estero cresce il prezzo”.

”E’ quasi una metafora della crisi in Italia – osserva Comolli – sembra che il prezzo di vendita vada da una parte mentre i consumatori vanno dall’altra. Non è detto che l’aumento dei prezzi sia la causa del calo dei consumi ma sicuramente incide tra gli enoappassionati che chiedono filiere più corte, con meno intermediari dunque. In campo enologico sembra infatti funzionare – a giudizio di Comolli – l’incontro vis à vis col produttore; funzionano le cantine aperte, come funziona la presentazione dei Franciacorta in Puglia o del Lambrusco a Catania. Per vendere sembra meno utile la formula fiera rispetto ai banchi d’assaggio col produttore in piazza”.

Fonte: ANSA dell’8 maggio 2014

 

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