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Pernod Ricard fa shopping nel mercato dei gin super premium e annuncia l’acquisizione del brand italiano Malfy. E’ stato firmato un accordo tra Pernod Ricard con la società statunitense Biggar & Leith per l’acquisizione del marchio gin super premium italiano Malfy. Non sono state rese note le cifre dell’acquisizione, il closing dell’operazione dovrebbe avvenire nei prossimi mesi.

 

Malfy è una gamma di gin super premium della Torino Distillati, fondata nel 1906 a Moncalieri, gestita dalla famiglia Vergnano, Beppe Ronco e Denis Muni sono i maestri distillatori, con una presenza consolidata in diversi mercati internazionali come Usa, Regno Unito e Germania. Un gin molto conosciuto anche in Italia grazie all’ottimo lavoro di distribuzione effettuato da Compagnia dei Caraibi negli ultimi anni, con un posizionamento nei migliori cocktail bar d’Italia. La particolarità dei gin della gamma Malfy è la distillazione utilizzando ingredienti tipici italiani come ginepro, limoni, arance sanguigne siciliane e pompelmi rosa. Una gamma che comprende 4 diverse varianti: Originale, Con Limone, Con Arancia e Gin Rosa.

Christian Porta, Amministratore delegato responsabile dello sviluppo del business globale di Pernod Ricard, ha dichiarato in una nota diffusa a mezzo stampa di un’operazione in linea con il piano strategico Transform and Accelerate. “Questa acquisizione è fedele alla nostra strategia di lunga data di investire in marchi con un forte potenziale in categorie in crescita, in linea con il lancio del nostro piano strategico, continueremo a gestire attivamente il nostro portafoglio di marchi “. Entusiasmo nelle parole di Elwyn Gladstone, fondatrice di Biggar & Leith, che ha commentato: “Siamo entusiasti di vedere il gin Malfy trasferirsi nella famiglia di marchi Pernod Ricard. Crediamo che con la loro gestione e competenza nella costruzione di marchi di super premium premium, Malfy continuerà a prosperare”. Con questa acquisizione, il colosso francese Pernod Ricard, secondo produttore mondiale nel settore degli spirits, espande ulteriormente il suo portafoglio nelle categorie di super premium e gins aromatizzati in rapida crescita, in seguito alla partnership con Monkey 47 nel 2016 e all’acquisizione di Ungava nel 2018. Potrebbero esserci ulteriori movimenti, visto che recentemente il fondo statunitense Elliott, che detiene una partecipazione del 2,5% del capitale del gruppo francese controllato dalla famiglia Ricard, con il 14,2% delle azioni e il 20,11% dei diritti di voto, ha espresso alcune critiche nei confronti della gestione della società. Una politica ritenuta non abbastanza ambiziosa che dovrebbe prendere in considerazione la cessione di marchi non più strategici e valutare altre opzioni, inclusa la fusione con un’altra grande azienda di alcolici. Giovedi’ Pernod Ricard presenterà i dati di vendita del terzo trimestre dell’esercizio 2018-2019.

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