Terra di eccellenze e dalla grande tradizione vitivinicola, il Piemonte torna protagonista il 27 e 28 gennaio alle Officine Grandi Riparazioni di Torino con “Grandi Langhe e il Piemonte del Vino”. Un evento organizzato dal Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani, guidato da Ettore Germano, e dal Consorzio del Roero, presieduto da Massimo Damonte, in collaborazione con Piemonte Land of Wine, rappresentato da Francesco Monchiero. Tra le grandi capitali mondiali del vino, Torino e il Piemonte si confermano un pilastro della viticoltura italiana, grazie a denominazioni di prestigio come Barolo, Barbaresco, Barbera d’Asti, Nizza, Roero, Gavi e spumanti di Asti e Alta Langa.
Oltre 500 cantine partecipanti da tutta la regione e più di 200 buyer internazionali, questi i numeri di una kermesse che punta a promuovere le nuove annate del Piemonte vitivinicolo e a discutere temi cruciali per il settore. Mercato, turismo, sostenibilità del territorio, questi alcuni dei temi cruciali di Grandi Langhe, un’occasione che consolida il ruolo del Piemonte come protagonista assoluto dell’enologia italiana, forte di un export vinicolo che nel 2023 ha raggiunto 1,18 miliardi di euro, pari al 15,3% del totale nazionale, secondo i dati Istat.
La straordinaria ricchezza del Piemonte risiede nelle sue 60 denominazioni (19 DOCG e 41 DOC), che coprono l’83% della produzione regionale, quasi interamente legata a vitigni autoctoni. Tra i bianchi spiccano Arneis, Cortese, Moscato Bianco, Timorasso ed Erbaluce, mentre i rossi trovano i loro alfieri in Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Freisa, Ruché e Pelaverga. Il territorio, che include paesaggi patrimonio UNESCO come il Roero e le Cattedrali Sotterranee di Canelli, è sinonimo di qualità e autenticità, caratteristiche che continuano ad affascinare i mercati di tutto il mondo.
Nonostante un contesto globale complesso, i grandi rossi piemontesi registrano una crescita in controtendenza rispetto al calo generale della tipologia, segno di una capacità unica di intercettare i gusti dei consumatori. Anche la vendemmia 2024 si chiude con segnali positivi, con un incremento produttivo del 5% rispetto al 2023, per un totale di 2,25 milioni di ettolitri, di cui 2,1 milioni destinati ai vini DOP. Guardando al futuro, il Piemonte del vino punta a rafforzare ulteriormente la propria identità, esplorando l’idea di una “Menzione Geografica Allargata” che valorizzi l’unità nella diversità e offra una nuova chiave di lettura per i consumatori.
INFO www.grandilanghe.com