Dopo mesi di rincari e tensioni sui mercati internazionali, i prezzi dell’Arabica e del Robusta registrano una netta inversione di tendenza. Ma cosa sta succedendo davvero e quali effetti potrebbe avere questa discesa sulla tazzina al bar?
Massimi storici tra febbraio e aprile 2025
L’anno si era aperto con una vera e propria escalation dei prezzi del caffè, alimentata da timori climatici e movimenti speculativi.
Arabica: a febbraio ha toccato quota 9,50 €/kg, corrispondenti a circa 9,05 $/kg ovvero 4,31 $/libbra, spinta dai timori di gelate in Brasile e da un’ondata di acquisti speculativi sui futures.
Robusta: ad aprile ha sfiorato 5,80 $/kg, pari a circa 2,63 $/libbra e 5,35 €/kg, complice la scarsa disponibilità dal Vietnam, secondo produttore mondiale.
Inversione di tendenza: i prezzi tornano a scendere
Dalla primavera in avanti, i mercati hanno avviato una fase di correzione decisa. Alla data del 27 giugno 2025, i prezzi si attestano su livelli significativamente più bassi toccando i minimi da 7 mesi:
Arabica: circa 6,05 €/kg (2,98 $/libbra)
Robusta: circa 3,37 €/kg (1,63 $/libbra)

Le cause della discesa
Tre i principali fattori che hanno contribuito alla frenata dei prezzi:
Condizioni meteo favorevoli in Brasile
Le temperature miti in regioni chiave come Minas Gerais e São Paulo hanno ridotto i timori per eventuali gelate.
Avvio positivo dei raccolti
Secondo Pine Agronegócios, il raccolto dell’Arabica ha già coperto il 30% delle superfici, mentre il Conilon/Robusta ha superato il 45%. Anche in Vietnam si osserva un rimbalzo della produzione.
Ritiro degli speculatori
Molti fondi hanno ridotto le posizioni sui futures, contribuendo all’accelerazione della fase ribassista.
Effetti sulla tazzina: cosa cambierà davvero?
Negli ultimi tempi, il prezzo medio dell’espresso al bar è salito da circa 1,00 € a 1,20–1,50 €, con punte anche superiori nei grandi centri urbani. Tuttavia, il prezzo della tazzina dipende solo in parte dal costo dalla materia prima.
Quindi, cosa aspettarsi?
Le torrefazioni potrebbero ottenere margini migliori, ma è improbabile che riducano subito i listini. I bar, alle prese con costi energetici e gestionali elevati, tenderanno a mantenere i prezzi attuali. Solo nel medio periodo, se la discesa dei prezzi si consoliderà, potremmo assistere a una maggiore stabilità per il consumatore finale.
Un segnale positivo, ma con cautela
La frenata delle quotazioni di Arabica e Robusta rappresenta un’opportunità per la filiera e, in particolare, per i torrefattori italiani. Tuttavia, il ritorno a una tazzina meno cara non è probabile. Come spesso accade, i prezzi al consumo rispondono a logiche più complesse rispetto a quelle della sola materia prima.
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