Pinterest LinkedIn

© Riproduzione riservata

La struttura competitiva mondiale nel settore birrario ha avuto un grande sconvolgimento nel corso del 2016 a causa della mega acquisizione del gruppo SAB Miller (secondo produttore mondiale) da parte di AB Inbev (primo produttore mondiale).

 

 

Nel portare a termine questa complessa acquisizione e incorporazione  sono state realizzate diverse operazioni di dismissioni di alcune aziende prima appartenenti a Sab Miller, anche per superare i vincoli posti dalle diverse autorità della concorrenza nelle varie regioni del mondo.  Negli USA Sab Miller ha innanzitutto ceduto la propria quota nella società birraria MillerCoors al gruppo  Molson Coors. A fine 2016, la società ha inoltre accettato di vendere la precedente attività SABMiller Ltd. in Europa orientale (Polonia, Rep, Ceca, Ungheria, ecc.) al gruppo giapponese Asahi Breweries, al quale erano state precedentemente vendute anche le attività della birreria Grolsch in Olanda, di Birra Peroni in Italia e della Birreria Meantime nel Regno Unito. In Cina inoltre il nuovo gruppo ha ceduto la propria partecipazione del 49% nella Snow Breweries all’altro socio China Resources Enterprise. AB InBev, infine, ha ceduto a Coca-Cola le varie attività di imbottigliamento Coca-Cola che la ex Sab Miller esercitava in diversi Paesi dell’Africa.

 

 

AB Inbev, che già risultava leader di mercato in Europa e in tutto il continente americano, con questa acquisizione assume ora la leadership anche nel continente africano, dove SAB storicamente era preminente, a cominciare dall’importane mercato del Sud Africa. Ab Inbev assume inoltre la leadership in Oceania con le attività della Carlton & United  Breweries Farson, prima appartenente alla Sab Miller, e si rafforza anche in alcuni paesi asiatici, come ad esempio l’India.

 

 

A seguito dell’operazione di cui sopra il gruppo  multinazionale Heineken scala la classifica, portandosi in seconda posizione. Bisogna ricordare inoltre che all’inizio del 2017 Heineken ha rafforzato ulteriormente la sua posizione nel continente americano grazie all’acquisizione di Kirin Brasil, il secondo più grande birraio di questo Paese. Al terzo posto si colloca ora  il più grande gruppo birraio cinese  Snow Breweries, che pur operando sostanzialmente solo in China  realizza quasi 120 milioni di hl. . L’altra multinazionale europea Carlsberg si mantiene al quarto posto, seguito dal gruppo nord Americano Molsom Coors che si è ora rafforzato con il controllo al 100% di Miller Coors.

 

 

Al sesto posto troviamo Tsingtao Brewery Group, il secondo più grande produttore cinese, mentre il settimo posto  è ora appannaggio del gruppo giapponese Asahi che, dopo le numerose acquisizioni di birrerie in Europa dalla ex Sab Miller, scala velocemente le posizioni al vertice e diventa a questo punto il maggior produttore giapponese. Segue all’ottavo posto un altro grande produttore cinese: Yanijng. Da notare come quattro delle prime otto posizioni di testa nella classifica dei grandi produttori birrai del mondo sono ora occupati da aziende dell’Est asiatico, un ulteriore segnale di come il mercato birraio mondiale si stia sempre più spostando verso oriente. Sul resto della classifica non ci sono variazioni significative: si tratta per lo più di gruppi importanti che esprimono posizioni di rilevo e talvolta di leadership ma solo a livello nazionale, al massimo in ambito pluriregionale.

 

 

Tra questi gruppi birrari di alta classifica segnaliamo la presenza anche di due grandi gruppi operanti nel settore del vino:

  • il gruppo francese Castel, poco noto, ma primo gruppo vinicolo europeo e produttore molto importante di birra (con la BGI) soprattutto nei Paesi francofoni del continente africano ;
  • il gruppo Constellation Brand, primo gruppo vinicolo mondiale, con attività molto importanti anche nel settore degli spirits, ed ora anche operativo nel settore birraio, grazie all’acquisizione del marchio Corona per il mercato USA, dove il marchio messicano rappresenta il più importante marchio estero importato.

 

 

Va infine rilevato il crescente interesse dei gradi produttori industriali verso i produttori di birre artigianali. I due più grandi gruppi mondiali, AB Inbev e Heineken, hanno già portato a termine numerose operazioni di acquisizioni di birrifici artigianali soprattutto negli Usa, in Canada e in UK . Ma ora anche in Italia cominciano ad essere acquistati e ricercati dalle multinazionali diversi microbirrifici. AB Inbev ha acquisito nel 2016  Birra del Borgo in provincia di Rieti, mentre nel corso del 2017 un altro microbirrificio laziale (Birradamare) è finito in mano del gruppo americano Molson Coors. Infine il quarto più grande produttore belga, Duvel Mortgat  ha acquisito, sempre nel 2017,  una importante partecipazione nel Birrificio del Ducato nel parmense.

 

PRINCIPALI GRUPPI PRODUTTORI DI BIRRA NEL MONDO

 

Fonte: Barth Report 2017

 

 

A cura di Pasquale MuracaBeverfood.com Edizioni
©RIPRODUZIONE RISERVATA

per una più ampia panoramica sui mercati birrari si rinvia all’annuario settoriale BIRRITALIA

download gratuito da: www.beverfood.com/downloads/birritalia-2016-17-download-pdf/

© Riproduzione riservata

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Resta sempre aggiornato! Iscriviti alla Newsletter


Annuario Birra Birritalia beverfood

Scrivi un commento

venti − 2 =

Per continuare disattiva l'AD Block

La pubblicità è fondamentale per il nostro sostentamento e ci permette di mantenere gratuiti i contenuti del nostro sito.
Se hai disattivato l'AD Block e vedi ancora questo messaggio ricarica la pagina