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E’ partito con il piede giusto ed è in pieno svolgimento Puglia Top Wine Roadshow, un tour metropolitano dei vini pugliesi organizzato dal Movimento Turismo del Vino Puglia per promuovere le eccellenze vitivinicole della regione a Milano, una delle piazze più importanti per il vino in Italia e non solo. La prima tappa è andata in scena al The Westin Palace Hotel di Milano lunedi 11 novembre con l’evento “Degusta la Puglia”.

Occasione di approfondimento dedicato alle terre del vino e ai vitigni autoctoni della regione, realizzato in collaborazione con AIS Lombardia. I sommelier milanesi hanno avuto l’occasione di vedere da vicino il meglio dei vini della regione, in un grande walk around tasting con una selezione di oltre 60 etichette delle aziende partecipanti, abbinate agli Evo dei frantoiani di Buonaterra – Movimento Turismo dell’Olio Puglia e ai prodotti gastronomici d’eccellenza degli artigiani del gusto de La Puglia è Servita, Forno Sammarco (San Marco in Lamis – Fg), Caseificio Olanda (Andria) e Salumificio Santoro (Cisternino – Br). Primitivo, Negroamaro, Nero di Troia, Malvasia Nera per i rossi, ma anche Bombino Bianco, Verdeca, e Fiano Minutolo tra i bianchi. Tra aziende storiche e scoperte, una selezione dei migliori assaggi, davvero un bel banco di assaggio, peccato non aver potuto degustare anche delle bollicine perché secondo noi è un’altra frontiera dove si stanno cimentando con buoni risultati le cantine pugliesi. Per tutta la settimana proseguiranno gli eventi sparsi in dodici enoteche della città, per promuovere il vino pugliese a Milano e non solo. Sono dodici le enoteche del capoluogo lombardo che ospiteranno i vini delle aziende socie del Consorzio MTV Puglia: Cotti (Via Solferino, 42)| Enoclub (Via Friuli, 15) | El vinatt (Via Leone Tolstoi, 49) | Enoteca Diapason (Via Lomellina, 48) | La cantina di Franco (Via Raffaello Sanzio, 16) | VinoVino dal 1921 (Corso San Gottardo, 13) | Enoteca Wineria (Via Carlo Caneva, 4 Zona Sempione) | Ronchi Ricciardi (Piazza Vesuvio, 12) | Gran Cru (corso Magenta, 32) | Hic (via Spallanzani, 16) | Vini & Sapori (via Vitruvio, 11) | Wine (via G. Brentano) | Wine O’Clock (via Benedetto Marcello, 93). Un prodotto che si caratterizza per un ottimo rapporto qualità prezzo e per delle caratteristiche uniche regalate da una terra generosa unita a un clima favorevole. Ecco i nostri migliori assaggi realizzati da noi di Beverfood.com:

 

Apollonio Valle Cupa

Partiamo la nostra degustazione con un IGP del Salento, un blend di vititigni. Apollonio una cantina storica nata nel 1870, che con la quarta generazione si sta ritagliando uno spazio importante, con una presenza forte su oltre 30 mercati nel mondo. Il Valle Cupa è uno dei vini più importanti dell’azienda, che mette insieme i due vitigni del tacco d’Italia. Varietà uve utilizzate 50% Primitivo, 50% Negroamaro, un bel rosso rubino cupo. Struttura, potenza ed eleganza, titolo alcolometrico intorno ai 15 % circa. Abbinamenti perfetto con carne alla griglia.

Primitivo di Manduria Riserva Antica Masseria Jorche

Una delle cantina più emergenti del panorama pugliese, all’assaggio il Primitivo di Manduria Riserva non delude le attese. Siamo nel Salento, una terra rossa ricca di ossidi di ferro su strati di arenaria, vigne vecchie di 40 anni, rese intorno ai 60 quintali per ettaro. Vendemmia manuale in cassette, vinificazione pigiatura soffice, fermentazione a temperatura controllata e macerazione sulle bucce. Affinamento 12 mesi in barrique e “capasuni” , ulteriore riposo di 3 mesi in bottiglia. Da assaggiare con un purè di fave con cicorie di campagna, abbinamento territoriale.

 

Cré Vetrère

Un profilo aromatico tipico del Fiano Minutolo, con il Cré Vetrère si sente tutta la freschezza e il profumo della macchia mediterranea. Sentori al naso floreali di tiglio, fruttati, sulla frutta esotica come papaia e ananas. In bocca spalla acida ma anche freschezza e bevibilità. Ideale con un crudo di mare, dove in Puglia sono dei maestri.

Santaloja Moscato Secco Mirivita

Altro giro e altro bianco, con il Moscato secco dell’azienda Santaloja di Tor de Falchi nella zona di produzione fra Canosa di Puglia e Minervino Murge, nella zona DOC Castel del Monte, con terreno franco-argilloso. Vinificazione in bianco a temperatura controllata in acciaio, affinamento sulle fecce fini per 6 mesi e poi in bottiglia. Grande profilo aromatico con spiccata mineralità, naso intenso e pungente, in bocca persistenza acida. Ottimo come aperitivo, da accompagnare a dei crostacei.

Primitivo Goia del Colle Riserva Pietraventosa

Goia del Colle è una delle culle vinicole della Puglia in cima alla graduatoria degli esperti, non si smentisce all’assaggio il Primitivo Riserva di Pietraventosa. Rinforzato anche dal formato magnum, c’è tutta l’eleganza e la finezza del tannino di Goia, un assaggio vibrante che scalda la bocca e fa sognare al naso. Pulizia e precisione, il 2012 un’annata da tenere ancora in cantina ma di fatto già pronto. Uve coltivate nei rocciosi terreni, la pianta deve con fatica trovare nel sottosuolo il proprio nutrimento, la raccolta a mano di pochi e selezionati grappoli per tralcio. Affinamento per 18 mesi in botti di rovere francese di primo passaggio, donano al Riserva di Pietraventosa un tannino vellutato e di classe.

 

Sud del Sud Claudio Quarta

Interessante la proposta di tenuta Emerà, con il vignaioli Claudio Quarta che può contare su una tenuta immersa nella Doc Lizzano, con i vigneti che sentono l’influsso del mare che sta a poca distanza, uno dei mari cristallini più belli della Puglia. Il Sud del Sud è la perfetta sintesi di un blend di Blend di Negroamaro, Primitivo, Merlot, Shiraz e Cabernet Sauvignon. Colore rubino intenso, al naso frutta rossa e sentori di spezie ed erbe balsamiche. In bocca armonia e complessità.

 

Lady Killer Malvasia Nera Castel di Salve

Una realtà piccola per la zona Castel di Salve, sotto la produzione delle 200.000 bottiglie. La Lady Killer è una Malvasia che ti colpisce diretto, al naso e in bocca, una scoperta interessante. 100% Malvasia Nera di Lecce, vendemmia verso fine settembre, quasi una tardiva, macerazione carbonica per sette giorni. Naso intenso, sulla frutta esotica ma con entrare balsamiche, bocca piena e amaricante, grande lunghezza e persistenza, bevibilità da assaggiare e riassaggiare.

 

Askos Verdeca Masseria Li Veli

Ritorniamo in campo bianco con una Verdeca, uno dei vitigni bianchi simbolo della zona, perfetta espressione quella di masseria Li Veli. Askos è il nome del progetto dedicato alla ricerca, selezione e valorizzazione del patrimonio dei vitigni autoctoni pugliesi in via di estinzione. I vini sono prodotti esclusivamente con uve provenienti da zone a particolare vocazione nelle quali il vitigno è allevato secondo i canoni di un’ antica memoria. Il simbolo è “decanter” greco del I secolo a.c. Freschezza e acidità, ottimo su una burrata pugliese per pulire la bocca.

 

Rosato del Salento Mottura

Uno dei fenomeni dell’estate pugliese e non solo il rosato, da Mottura viene interpretato in maniera tradizionale. Una bella espressione di quanto ha regalato e quanto la Puglia ha ancora da dare, da bere giovane, magari in una bella serata di vacanza nella penisola Salentina dove viene prodotto su terreni calcarei e argillosi. Negroamaro e Malvasia nera di Brindisi, vendemmia manuale a giusta maturazione da metà settembre a metà ottobre. Pressatura soffice delle uve. Colore rosa salmone. Ricco, fragrante ed elegantemente fruttato.

 

Puer Apuliae Castel del Monte Nero di Troia Riserva Rivera

Il campione della serata per noi è lui, il Pier Apuliae, un figlio della Puglia. Rivera è un’azienda storica, emblema della Denominazione Castel del Monte non solo in Italia ma nel mondo. E’ un cavallo di razza questo Nero di Troia in purezza, senza compromessi, un vino fatto per emozionare e per durare a lungo. Nato da un clone quasi dimenticato di Nero di Troia selezionato dalla Rivera nel suo vigneto Tafuri. Vinificazione in chiave moderna e l’invecchiamento per 14 mesi in barriques nuove. Aspettano a metterlo sul mercato, oggi con l’annata 2013, il tannino è ancora ruvido ma ben levigato da una grande acidità, niente giochetti con lo zucchero ma il profilo olfattivo e gustativo di un grande vino, da tenere in cantina.

 

Collezione Jazzisti Mazzone

Una regione con una tradizione importante anche di vini dolci e passiti, da Mazzone assaggiamo la collezione i jazzisti. Niente male, musica per naso e palato, jazz a tutto andare in bocca, con pulizia e per niente stucchevole. Prodotto ottenuto dall’appassimento in cassette al sole, di uve della varietà Minutolo. Un vino da meditazione, il nome “Collezione Jazzisti ” vuole mettere in risalto le opere pittoriche del maestro Pollio, che cambiano ogni anno, e che ben si accompagnano con questo vino.

INFO: www.movimentoturismovino.it/it/puglia/

 

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