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Il ministero dell’Ambiente ha avviato (con regolamento pubblicato il 25/09 in GU) una sperimentazione rivolta alla prevenzione dei rifiuti di imballaggio monouso attraverso l’introduzione, su base volontaria per un anno, di un sistema di restituzione di bottiglie riutilizzabili.

 

 

Uno specifico simbolo all’ingresso di un bar, di un ristorante, di un albergo o di altri punti di consumo distinguerà quegli esercenti che hanno scelto di aderire alla fase sperimentale del sistema di “vuoto a rendere” per le bottiglie di birra e acqua minerale. ll valore unitario della cauzione sarà proporzionale a quello del ”vuoto”. L’importo potrà variare da 0,05 euro per le lattine da 200 ml, fino a 0,3 euro per le bottiglie da un litro e mezzo e “in nessun caso comporta un aumento del prezzo di acquisto per il consumatore”.

 

 

L’obiettivo del “vuoto a rendere” è sensibilizzare i consumatori sull’importanza del riutilizzo riciclo e diminuire la produzione dei rifiuti: gli stessi contenitori – bottiglie più resistenti in vetro, plastica o altri materiali – potranno essere riutilizzati oltre dieci volte prima di divenire scarto. Altro scopo del decreto, attraverso il sistema di monitoraggio previsto, è quello di valutare la fattibilità tecnico-economica e ambientale del sistema del vuoto a rendere, al fine di stabilire se la pratica sia da confermare, ed eventualmente, estendere ad altri tipi di prodotto e ad altre tipologie di consumo al termine del periodo di sperimentazione.

 

 

“Un Paese proiettato nell’economia circolare come l’Italia – afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – non può che guardare con interesse a una pratica come il vuoto a rendere, già diffusa con successo in altri Paesi. Questo decreto – aggiunge Galletti – dà una possibilità a consumatori e imprese di scoprire una buona pratica che aiuta l’ambiente, produce meno rifiuti e fa risparmiare soldi”.Due anni dopo il Collegato ambientale e dopo mesi di pressioni finalmente il ministro dell’Ambiente Galletti ha messo la firma al regolamento che reintrodurrà il vuoto a rendere, frutto di una nostra battaglia di anni» dichiara il deputato del MoVimento 5 Stelle Stefano Vignaroli. Dal 10 ottobre sarà possibile per gli esercenti aderire a questa fase sperimentale: “Invitiamo i gestori dei bar a partecipare a questa che sarà una piccola ma significativa rivoluzione che permetterà di rendere il mercato più sostenibile e anche di attivare un circuito economico virtuoso», dichiara Vignaroli.

 

Per saperne di più:
www.repubblica.it/ambiente/2017/09/26/news/vuoto_a_rendere_per_bottiglie_e_di_acqua_e_birra_al_via_la_sperimentazione-176567024
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1 Commento

  1. non della ” vetroarendere “ci samo gia’ da un po’, e siamo improntati proprio per il sistema delle bottiglie a rendere, con servizio di ritiro, logistica, stoccaggio e deposito, e ultimamente anche con il servizio di lavaggio e sanificazione per il riutilizzo delle bottiglie, ora speriamo che si cominci a fare sul serio come nel resto dei paesi europei.
    http://www.vetroarendere.it

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