La scomparsa di Rino Dondi Pinton, avvenuta il 1° marzo nella sua casa di Padova all’età di 103 anni, segna la fine di un’epoca per il mondo del beverage. Con la sua intuizione e il suo spirito innovativo, ha lasciato un segno indelebile nella storia degli amari italiani. Fino ai suoi 100 anni, continuava con passione a raccontare la nascita del Cynar, il celebre liquore a base di carciofo che porta la sua firma.
La nascita del Cynar: un’intuizione rivoluzionaria
Il prodotto finale, lanciato nel 1948, si inserì perfettamente in un’epoca in cui i liquori non erano solo bevande da degustare, ma anche considerati rimedi naturali. Proprio in questo contesto, la ricerca di un elisir dalle proprietà benefiche portò Dondi Pinton a sviluppare una formula innovativa, ispirata dal desiderio di Angelo Dalle Molle di replicare il successo del Vov, al tempo noto per le sue qualità ricostituenti.
Dondi Pinton sviluppò così un amaro a base di carciofo, arricchito da 13 erbe e piante e dalla cinarina, il principio attivo del carciofo noto per le sue proprietà digestive e depurative del fegato. Da questa sostanza nacque il nome Cynar, rendendo il liquore unico non solo per il gusto, ma anche per le sue qualità funzionali.
I primi prototipi furono perfezionati nei bar di Padova, dove vennero testate diverse varianti per affinare la ricetta. Il successo crescente portò Cynar a diventare un punto di riferimento nel mondo degli amari, fino a entrare nel portafoglio di Campari Group, che oggi ne custodisce e valorizza l’eredità.
Il boom del Cynar e il leggendario spot con Ernesto Calindri
Negli anni ’50, il Cynar divenne un fenomeno di costume grazie a una strategia di marketing innovativa. La svolta arrivò con l’iconica pubblicità televisiva che vedeva Ernesto Calindri sorseggiare Cynar seduto a un tavolino nel traffico cittadino, pronunciando lo storico slogan:
“Contro il logorio della vita moderna.”
Lo spot contribuì a trasformare Cynar in un prodotto di culto, consolidando la sua immagine come amaro rilassante e benefico.
Un imprenditore visionario e una vita ricca di esperienze
La carriera di Dondi Pinton non si fermò alla creazione del Cynar. Dopo essersi formato al Gran Bar Pezziol di Padova nel 1938, lavorò come dirigente responsabile di produzione per le aziende del Gruppo Grandi Marche di Angelo Dalle Molle.
Nel 2022, il Presidente della Repubblica gli conferì l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce, riconoscendo il suo contributo all’imprenditoria italiana.
Un’eredità di valori e un omaggio dalla sua città
Nonostante il ritiro dall’attività imprenditoriale, Dondi Pinton rimase attivo fino agli ultimi anni di vita: guidò fino ai 98 anni e camminò autonomamente fino ai
Alla sua scomparsa, Padova e il Veneto hanno voluto rendergli omaggio. Il sindaco Sergio Giordani ha dichiarato:
“La nostra città saluta con profonda commozione Rino Dondi Pinton, inventore del Cynar e padovano d’eccellenza.”
Anche il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha ricordato il suo contributo:
“Ernesto Calindri seduto nel traffico a sorseggiare Cynar è un’icona generazionale, dietro cui c’era la genialità di un imprenditore padovano. Con la sua scomparsa, il Veneto perde un simbolo e un protagonista del nostro tempo.”
Il Cynar resta un’icona, ma il vero lascito di Dondi Pinton è nei valori che ha incarnato: ingegno italiano, determinazione e passione per il suo lavoro.