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La “crusca” della birra come assorbente di composti organici pericolosi dalle acque inquinate: recenti ricerche condotte in Giappone dimostrano che la “crusca” di birra, sottoprodotto dell’orzo impiegato per la produzione della bevanda, può essere sfruttato per la sanitarizzazione delle acque inquinate. La “crusca” pare, infatti, in grado di assorbire dalle acque sporche chimiche ed industriali composti organici pericolosi come il benzene ed il tricloroetilene (TCE).

“Ora c’è un’altra ragione per godersi un bicchiere di buona birra fresca. La “crusca” di birra, sottoprodotto della lavorazione della birra, può essere infatti impiegata nella chiarificazione delle acque inquinate. Ricercatori della Kobe Pharmaceutical University in Giappone hanno dimostrato che la “crusca” è in grado di assorbire dalle acque sporche chimiche ed industriali composti organici pericolosi come il benzene e ed il tricloroetilene (TCE).

In genere le aziende produttrici utilizzano filtri ottenuti da carbone attivo per eliminare gli inquinanti dalle acque. La loro grande superficie di assorbenza consente infatti di catturare una grande quantità di impurità. Ma il carbone è molto costoso e produrlo comporta un alto dispendio energetico perché deve essere riscaldato a 900°.Poiché la “crusca” della birra è facilmente reperibile come sottoprodotto della fermentazione, è fino a 100 volte meno costosa, secondo la Atsuko.

Il modo in cui i residui vengono assorbiti è ancora poco chiaro, ma i ricercatori credono sia basato su delle particelle intracellulari denominate sferosomi, ampiamente presenti nelle piante. Nei test effettuati la Atsuko ha trovato che la “crusca” di birra assorbiva i residui organici con un’efficienza del 76,2% rispetto al benzene e del 92,5% per il tricloruro di etilene. L’effetto è stato osservato su un’ampia gamma di livelli di pH, il che significa che la “crusca” di birra potrebbe venir usata per depurare l’acqua da molti rifiuti industriali.”

Nota elaborata dal Centro Informazione Birra e pubblicato su www.birrainforma.it
Fonte: Atsuko Adachi,* Hiroaki Ozaki, Ikuno Kasuga, and Toshio OkanoDepartment of Hygienic Sciences, Kobe Pharmaceutical University, Motoyamakitamachi, 4-chome, Higashinada-ku, Kobe 658-8558, Japan
studio originale: Use of Beer Bran as an Adsorbent for the Removal of Organic Compounds from Wastewater

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