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Una kermesse che si conferma un momento di verifica del comparto e l’appuntamento privilegiato per gli operatori per concretizzare occasioni di business presentando a un pubblico qualificato le novità del mercato. Anche in questa edizione il Roma Bar Show conferma questo status secondo quanto emerge da alcuni protagonisti intervistati.

Elena Calderoni

A partire da Elena Calderoni, marketing manager Italia di Schweppes: “Questa rassegna è la manifestazione più rilevante per la mixology in Italia che cresce di anno in anno, una grande vetrina in cui Schweppes non può assolutamente mancare. Abbiamo portato le referenze dedicate all’horeca, prodotti studiati per esaltare al meglio i drink. In particolare puntiamo su Selection, la linea premium dedicata alla mixology che garantisce una bolla persistente e un gusto intenso grazie alla doppia macerazione degli ingredienti finemente selezionati. La novità in mostra è Tonic Basil & Sicilian Lemon, ovvero una tonica ispirata a profumi e colori del Mediterraneo dove la freschezza del basilico si accosta al gusto unico dei limoni siciliani. Perfetta per accompagnare i gin di alta gamma cui dona un brio unico. Il pubblico italiano è più informato rispetto al passato e ha ormai compreso il valore della tonica all’interno della miscelazione. È un segmento pieno di sfaccettature e di opportunità, non a caso è una categoria cresciuta molto negli ultimi anni. Il consumatore, grazie ai mezzi d’informazione e ai social media ha sempre più voglia di sperimentare gusti diversi e vuole portare l’esperienza del fuori casa anche nella vita di tutti i giorni. Rivivendo fra le mura domestiche quei momenti. E le toniche sono attori insostituibili nelle preparazioni dei cocktail”.

+Info: www.schweppes.it/

Fabrizio Tacchi

Tra i protagonisti della rassegna capitolina, il Gruppo Caffo 1915 che, come spiega lo Spirits & Amaro Ambassador, Fabrizio Tacchi: “ha scelto la fiera romana per presentare Lemonier, il nuovo aperitivo mediterraneo al limone, frutto di una ricetta originale che unisce scorze fresche di limoni calabresi, menta, salvia, alloro, assenzio e basilico. Non è un limoncello, ma un aperitivo pensato per lo spritz. Un mix di tradizione e innovazione creato per rinnovare questo cocktail iconico del predinner con una combinazione di freschezza e aromaticità.  Il risultato è una bassa gradazione, perché Lemonier ha meno di 15 gradi, con una grande versatilità. Nella nostra gamma si evidenziano i cocktail Ready to Serve di Vecchio Amaro del Capo, il primo a proporre sul mercato i drink in lattina a base di amaro. Capo Tonic, con Vecchio Amaro del Capo, acqua tonica Indian Bisleri e succo di lime, e Capo Arrabbiato Spritz, a base di Amaro del Capo Red Hot, prosecco Mangilli extra dry e soda water.  Una proposta pratica, fresca e di alta qualità per chi cerca un’esperienza di consumo immediata senza rinunciare all’eccellenza”.

Naturalmente Caffo 1915 nell’immaginario è associato agli amari, un mondo in cui gioca con un player d’eccezione. “Gli amari piacciono sempre di più agli italiani, – continua Tacchi bevuti sia in purezza che anche nella miscelazione, Fanno parte della nostra cultura, delle nostre tradizioni. E’ un momento di condivisione speciale per tutti noi italiani come lo è l’aperitivo. Sono due rituali che non ci facciamo mancare mai, all’insegna dell’allegria e del piacere. In questo segmento contribuiamo in primo luogo con Amaro del Capo, nelle sue tre versioni, ma abbiamo altre etichette di pregio. Mi riferisco a Ferro-China Bisleri, all’Amaro Santa Maria al Monte, che custodisce un’antica ricetta conventuale ligure, fino all’Elisir S. Marzano Borsci, il più antico liquore del Sud Italia. A questa collezione si affianca l’outsider internazionale Petrus Boonekamp, amarissimo olandese nato nel 1777, considerato il capostipite della categoria e universalmente riconosciuto come il ‘padre di tutti gli amari’. La versatilità è una delle caratteristiche vincenti dei nostri prodotti. Possiamo raccontare storie diverse, da Nord a Sud, attraverso profili organolettici unici e originali. La possibilità di proporli in versione classica e in cocktail signature consente di esaltarne ogni sfumatura e rispondere alle esigenze dei bartender più creativi”.

+Info: www.caffo.com/

E’ alla seconda partecipazione Rossi d’Asiago, distilleria veneta con oltre 150 anni di heritage attenta ai trend della community dei bartender.

Cinzia Tosato

A Roma, – spiega Cinzia Tosato, Marketing Managerabbiamo puntato su Volare, liquori per cocktail al servizio della creatività dei barman. Oltre trenta referenze con gusti differenti dagli speziati, ai fruttati, dai classici a quelli più innovativi, agli esotici, agli agrumati che abbiamo introdotto quest’anno e che garantiscono a chi è dietro al bancone, di sperimentare una quantità pressoché infinita di gusti arricchendo e personalizzando tutte le proprie creazioni. Nonostante la tendenza della mixology negli ultimi anni sia stata quella delle preparazioni homemade, Volare è molto apprezzato dagli operatori perché è una soluzione pronta e pensata per loro. Il dialogo con i bartender è per noi essenziale. Se non si prendono in considerazione in primis le loro esigenze non si riesce a instaurare un dialogo costruttivo. Vogliamo offrire un prodotto di supporto al loro lavoro, anche la bottiglia sia in termini ergonomici che riguardo al versatore, è stata studiata in questa funzione. Altra bottiglia protagonista del nostro stand, Kranebet Botanic Gin, un gin morbido e aromatico, risultato di una preziosa reinterpretazione della storica ricetta del 1924, una straordinaria creazione che ha ricevuto il prestigioso titolo di Miglior Gin ai World Liquor Awards 2023. Il ginepro è l’elemento predominante, ma l’assenzio romano e la radice di genziana aggiungono note amare ed erbacee, mentre la corteccia di quassia contribuisce con una sottile sfumatura legnosa”.

+Info: www.rossidasiago.com/

Riccardo Vicini

La kermesse è come in ogni edizione, lo spunto per riflettere con alcuni player sui trend del mercato. Per Riccardo Vicini, Direttore Vendite Italia Illva Saronno: “Roma Bar Show è per il mondo degli spirits l’evento di maggior riflesso sul panorama italiano, un palcoscenico dove nuove idee e mood di mercato possono permettere a quest’ultimo di riprendere quale volano che da qualche tempo si è un po’ fermato. Il mercato viene da cinque anni complessi contrassegnati da diverse problematiche. È un mercato lento che vede variazioni di consumi, di tipologie di consumatori e generazionali e dunque bisogna essere sempre più veloci a cogliere le opportunità e le idee per fidelizzare il cliente rilanciando questa categoria. Il consumatore si è evoluto negli ultimi dieci anni merito di tante aziende lungimiranti che hanno lavorato sull’academy e sulla cultura del bere e del prodotto. Oggi abbiamo un cliente ferrato e consapevole di quello che vuole che fa richieste specifiche forse più sulla notorietà del brand che dalla reale qualità del prodotto e soprattutto abbiamo un cambio generazionale. C’è un bere più moderato che è un bene per tutti e si beve maggiormente di qualità anche se dipende dai contesti.

+Info: www.illva.com/

© Riproduzione riservata

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