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I dati preliminari dell’esercizio chiuso al 31 marzo 2007 della SABMiller evidenziano una forte progressione rispetto al precedente esercizio: i volumi produttivi totali della birra prodotta dalle varie aziende del gruppo si sono portati a 216 milioni di hl , con una crescita organica del 10%. Il giro d’affari globale si è portato a 18,6 miliardi di dollari USA (15,3 nel precedente esercizio) e il profitto prima delle tasse è stato di 2,8 miliardi di dollari, con un incremento del 14% sull’esercizio precedente.


Se il dato produttivo di 216 milioni di hl sarà confermato, il gruppo dovrebbe balzare al vertice della classifica mondiale dei grandi produttori di birra, scavalcando, anche se di poco, il gruppo Inbev, precedente capo-classifica, che per l’esercizio 2006 ha dichiarato 212 miloni di hl di birra prodotta. I volumi complessivi di bevande prodotte da SABMiller è stato di 272 mio hl, di cui 56 mio di bevande diverse dalla birra, soprattutto in considerazione del fatto che il gruppo è uno dei più importanti imbottigliatori di Coca-Cola nel continente africano, oltre ad essere consocio della Amatil Coca-Cola Australia e ad essere un importante produttore di succhi e soft drink anche in America Latina.

I risultati più eccellenti si sono avuti nel Sud America (+ 12% in volume e + 110% di EBITA) e in Europa (sviluppo dei volumi pari all’11% con guadagni di quota di mercato), ma forti sviluppi si sono avuti anche in Cina e India, mentre si sono registrate tassi inferiori di crescita in Sudafrica ed una diminuzione dei guadagni nel Nord America per il persistere di difficili condizioni di trading.

Meyer Khan, Chairman del gruppo, molto soddisfatto dei progressi realizzati, ha dichiarato, con evidente auto-gratificazione: “ SABMiller conferma la sua reputazione nel sapere trasferire competenze e tecnologie nel mercato mondiale, riposizionando i mercati della birra e guidando lo sviluppo dei volumi. Ancora una volta abbiamo dimostrato la forza e la profondità del nostro portfolio marche e la nostra abilità a sviluppare fortemente il business”.

Le tre marche premium di rilevanza internazionale hanno avuto ottimi risultati di vendite: +13% per Miller Genuine Draft, +8% per Pilsner Urquell e, soprattutto, +47% per Peroni Nastro Azzurro, grazie, non solo allo sviluppo delle vendite sui mercati in cui il marchio era già presente (Italia, UK, USA, Sud Africa, ecc.), ma anche al fatto che il marchio italiano è stato lanciato con successo in nuovi mercati nazionali (Peru, Colombia, Puerto Rico).

In Europa SABMiller ha sviluppato nell’ultimo esercizio un volume di vendite di 40 milioni di hl.(pari a 4,1 miliardi di dollari di giro d’affari). I tassi di crescita sono stati particolarmente elevati in Polonia (+13%), Russia (+24%) e Romania (+20%), mentre la crescita dei volumi è stata contenuta intorno all’1% sul mercato tradizionale della Repubblica Ceca, patria del marchio Pilsener Urquell . In Italia, a fronte di una crescita dei consumi totali del mercato intorno al 3%, la produzione nazionale è cresciuta dell’1% e la produzione delle controllata Birra Peroni è cresciuta del 2%, con uno sviluppo delle marche nazionali intorno al 5%, sacrificando invece i volumi destinati alle private label (-29%). La produzione di Nastro Azzurro, in particolare, è cresciuta del 9%, grazie anche allo sviluppo delle vendite internazionali.

Nel Nord America, dove i volumi delle vendite (ca. 47 mioni di hl) sono diminuiti dell’1%, la Miller USA sta qualificando i propri volumi con un maggior impegno nella diffusione dei marchi primari europei del gruppo, avviando anche l’importazione di importanti marche di birre latino-americane del gruppo. I maggiori volumi di vendita sono di competenza dell’area continentale Asia-Africa (escluso Sud Africa) con oltre 68 milioni di hl di birre prodotte nell’ultimo esercizio. In India il gruppo ha portato a termine l’acquisto del marchio Forster’s, mentre nel sub-continente cinese la compartecipata CR Snow ha consolidato la sua posizione di mercato con nuove acquisizioni e nuovi investimenti. In Africa prosegue positivamente la collaborazione con il gruppo Castel con cui sono state realizzate joint venture in diversi mercati nazionali africani. In Sud Africa, infine, terra di origine del gruppo SAB, sono state realizzate vendite di birra per ca. 27 mio hl, con una crescita contenuta intorno al 2%.

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