Come in ogni settore, anche il mondo della mixology non rimane immune alle mode e ai trend; ma se la nuova tendenza è il low alcol, cosa possono proporre oggi i bartender ai loro clienti per andare incontro alle nuove esigenze del palato?
In occasione del lancio italiano di Santa Ana Pomelo Gin, la nuova etichetta firmata Santa Ana Gin – già celebre per il suo gin floreale ispirato alle atmosfere tropicali di Manila – Rinaldi 1957, storico importatore e distributore nazionale di spirits e vini, accende i riflettori su uno dei trend più significativi nel mondo della mixology durante l’evento “Milano incontra Manila con Santa Ana Pomelo”, organizzato presso l’Hotel Indigo di Milano.
Al centro della serata, la tavola rotonda “Shake the Trend: Mixology e Low Alcol, Visioni a Confronto”, che ha visto confrontarsi alcuni tra i principali professionisti del settore, tra cui Paolo Antonini – Account Director, Circana; Paolo Porcelli – AFH Principal Consultant, TradeLab; Corey Squarzoni – Bartender; Paolo Vercellis – Brand Ambassador, Rinaldi 1957; Valentina Ursic – Direttore Marketing, Rinaldi 1957. A moderare l’incontro è stato il giornalista Matteo Cioffi, che ha guidato la discussione tra dati di mercato, nuove abitudini di consumo e riflessioni sul futuro della mixology per analizzare come il desiderio di esperienze gustative raffinate, ma più leggere e consapevoli, stia rivoluzionando il modo di intendere il bere miscelato.
“Il gin si è confermato, anche nel 2024, tra i maggiori contributori della crescita del comparto spirits sia nei consumi in casa sia in quelli fuori casa (+6.4% contro 0.7% dell’intero comparto spirits). Anche se è ancora presto per dare una panoramica dell’andamento del 2025, i volumi registrati da Circana ci raccontano di un settore spirits in difficoltà (-2% circa) ma, parallelamente, il consumo di gin continua a crescere e a contribuire positivamente (+5% circa)” – dichiara Paolo Antonini – Account Director, Circana.
Come sottolinea Paolo Porcelli, AFH Principal Consultant, TradeLab “Il mondo della mixology è in continua evoluzione e, pur essendo il 65% delle consumazioni concentrato su 5 cocktail, si nota che le scelte dei consumatori si stanno spostando verso proposte a più basso contenuto alcolico dove il 70% dei cocktail consumati nel 2024 sono ‘long drink’ e 1 consumazione su 5 ha il gin come ingrediente”.
Dagli interventi è emersa una visione condivisa: i consumatori sono sempre più attenti alla qualità e alla moderazione, senza rinunciare al piacere del gusto. La mixology risponde dunque con drink a bassa gradazione alcolica, dove il ruolo degli aromi botanici e delle tecniche di distillazione diventa centrale.
“Abbiamo osservato un cambiamento significativo nelle abitudini di consumo all’interno del nostro locale, con un interesse crescente verso i drink low alcol. È una tendenza che si inserisce in un contesto più ampio, dove sempre più persone scelgono uno stile di vita più equilibrato e consapevole, senza per questo rinunciare al piacere del buon bere. In questo frangente, esistono oggi due tipi di clienti: quelli che hanno già familiarità con il tema e chiedono direttamente al mixologist cocktail a bassa gradazione; altri, si avvicinano con maggiore cautela, magari perché non conoscono ancora bene le possibilità offerte dal mondo low alcol o temono che si tratti di un’esperienza meno appagante” – afferma Corey Squarzoni, bar manager di Ugo Cocktail Bar.
Un gin radiante che rende protagonisti gli agrumi tropicali
Santa Ana Pomelo Gin è un’espressione vibrante di 16 botaniche pregiate, una celebrazione degli agrumi tropicali e mediterranei, con il pomelo al centro della sua ricetta. Il pomelo filippino è un frutto apprezzato per la sua polpa rosa dal gusto dolce e delicato e viene esaltato dall’acidità e dalla freschezza del calamansi, un lime filippino piuttosto pungente, e dall’arancia dalandan. Il duo di note di zenzero e pepe aggiunge calore e profondità, mentre le classiche botaniche del gin ne conferiscono complessità. Il risultato è un profilo rinfrescante, dominato dagli agrumi – morbido, con un finale tropicale caldo e avvolgente.
Le botaniche vengono distillate sottovuoto nella regione della Charente, in Francia, utilizzando una tecnica ispirata alla profumeria che preserva la delicatezza delle essenze, estraendo i profumi sottili senza alterazioni dovute al calore. Questa tecnica permette di ottenere un gin morbido e vellutato, con un palato agli agrumi brillante, speziato e vivace, illuminato da un piacevole calore persistente.
Combinazioni inaspettate…e vincenti
La freschezza e la raffinata fusione di pregiati agrumi filippini hanno permesso a Mattia Schiaretti e Luca Redolfini, bartender di Choice Cocktail Bar, di dare libero sfogo alla fantasia e giocare con profumi, contrasti e accostamenti azzardati per creare drink low alcol che, grazie alla struttura degli ingredienti utilizzati, non hanno nulla da invidiare a un classico gin tonic.
Per esempio, se a 19ml Santa Ana Pomelo si aggiungono 0,5ml di liquore al chinotto e 15ml di vino di mela e pera acidificato, nasce “Lost Around” un drink avvolgente e deciso, che stempera la freschezza agrumata del gin. Se invece si vogliono ritrovare nel bicchiere proprio le note acide degli agrumi, “50% SKL” è la scelta perfetta: 19ml di Santa Ana Pomelo, 0,5ml di liquore alle mele e lime, kiwi, sedano chiarificati con kefir.
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“Non vediamo questo periodo come una crisi per il mondo degli spirits, ma come una grande opportunità di evoluzione. A noi di Rinaldi 1957 piace parlare di WellSpirit, una filosofia che coniuga edonismo consapevole e benessere soft, offrendo esperienze di consumo più equilibrate e autentiche. Non vediamo nel futuro un’inclinazione alla rinuncia, ma, piuttosto, alla ricerca dell’armonia tra piacere e salute. Riprogettando i cocktail con creatività, partendo da distillati premium e valorizzando ingredienti naturali, locali e privi di zuccheri o coloranti artificiali, è possibile dare ai clienti più attenti un’ottima alternativa ai drink ai quali siamo tradizionalmente abituati” – conclude Valentina Ursic, Direttrice Marketing Rinaldi 1957.
+ INFO: www.rinaldi1957.it