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Non bastava aver “salvato” lo stile Weizen dall’oblio nel lontano 1872, quando il birrificio della Casa Reale bavarese, unico ad avere il diritto di produrre le birre di frumento, decise di cessare l’attività e di dedicarsi alle più diffuse Pils. Georg Schneider, avo dell’attuale titolare della Schneider Weisse, convinse il Re a cedergli i diritti per produrre queste birre che, secondo lui, potevano ancora incontrare il gusto dei consumatori. Ma la missione della famiglia Schneider non era solamente quella di continuare a produrre una semplice, per quanto buona, Weisse.Bisognava “innovare nella tradizione”.

schneiderDopo aver raggiunto la sostanziale perfezione dello stile con le proprie TAP 1 e TAP 7, la famiglia Schneider comprese che anche il mondo della birra di frumento era in evoluzione, e che bisognava pertanto continuare a rinnovarsi per proporre ai propri clienti nuovi gusti e nuove emozioni, a patto di non snaturarsi mai. È stata questa spinta innovativa a permettere al birrificio bavarese di creare delle Weizen particolarmente luppolate come la TAP 4 Mein Grünes prima e la TAP 5 Meine HopfenWeisse poi, che strizza l’occhio al nuovo filone americano.E poi la stagionale Aventinus Eisbock, fino alla fortunata serie delle TAP X.

È proprio una TAP X la protagonista di questo inizio 2014: si tratta della Schneider Weisse Meine Porter Weisse, che come suggerisce il nome, mette a confronto due stili tradizionali come quello tedesco e quello inglese, per ottenere una birra unica e indimenticabile. L’apparente contrasto tra due modi così diversi di concepire la birrificazione permette alla nuova TAP X di stupire con un profilo aromatico particolarmente complesso. Netti sentori di cioccolato e caffè solleticano il palato, accompagnando la degustazione verso un finale finemente amaro ed asciutto. Se le note torrefatte ed il colore scuro, quasi nero, vi fanno pensare immediatamente allaPorter, saranno i toni fruttati e speziati (uvetta e noci in primis) tipici delle birre di frumento a riportarvi con la mente in Baviera.

Non resta che preparare un calice da degustazione, stappare la vostra bottiglia di Schneider Weisse Meine Porter Weisse, mettersi comodi e lasciarsi trasportare in un viaggio sensoriale andata e ritorno dalla Germania all’Inghilterra.

+info: www.schneider-weisse.dewww.birramoramento.it/newsletter/gennaio14.html

interbrau

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