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Cambia la birra, la sua immagine e i suoi consumatori: più attenti, più interessati, sia uomini che donne. Una bevanda che accompagna sempre di più gli italiani, a loro volta sempre più responsabili ed informati e sempre pronti a riservare un posto a tavola alla bevanda dorata

 

 

Tre connazionali su quattro, uomini e donne equamente distribuiti nel Bel Paese bevono birra, apprezzano la varietà di proposte che escono dal solco della tradizione e sperimentano nuove modalità di consumo. Quasi un italiano su due beve più birra di 5 anni fa. La fotografia scattata dall’istituto di ricerche AstraRicerche e tratta da “Gli Italiani e la Birra”, indagine commissionata da AssoBirra, restituisce l’immagine di una bevanda che vede rafforzare da un lato la propria diffusione e reputazione, dall’altro la propria natura di bevanda da pasto, caratteristica peculiare italiana.

 

Sono un numero ridotto gli intervistati che hanno dichiarato di consumarla in poche occasioni durante l’anno mentre più della metà degli italiani, circa il 55%, afferma di consumare birra ogni settimana. I dati raccolti da AstraRicerche testimoniano un consumo trasversale che vede coinvolte diverse fasce d’età e zone geografiche. Soprattutto, è un consumo che vede le donne crescere e avvicinarsi alla frequenza con cui beve birra il genere maschile.

 

 

Per gli italiani la birra supera i canoni tradizionali: la media chiara in pizzeria lascia il posto a occasioni, scenari e momenti nuovi. Oltre ai bar e ai pub, dove è di casa, per il 64% dei consumatori la birra è la bevanda della cena o dell’aperitivo. Per il 35,5% degli intervistati è una bevanda che unisce e che crea condivisione, genera situazioni di convivialità; per il 23,4%, invece, permette di concedersi dei momenti speciali.

 

Sono cambiati anche i modi di vedere la birra come bevanda, che assume in modo più deciso una propria identità, plasmabile e da amalgamare con la situazione o il cibo. Secondo i dati rilevati, ben il 48,3% dei consumatori beve birra per accostarla ai cibi a cui si abbina alla perfezione. Si tratta di un fenomeno in crescita che vede il 44,5% degli intervistati dichiarare di aver incrementato il proprio consumo di birra negli ultimi 5 anni, un trend che vede protagoniste le donne e mostra la birra come una bevanda sfaccettata che ha un andamento positivo nelle diverse aree del Paese. Così come si è diversificata l’immagine della birra e il rapporto degli italiani con questa bevanda, allo stesso modo si sono differenziati i consumatori. Esistono diversi cluster identificati da AstraRicerche.

 

 

Tra questi, spiccano i seguenti: l’HIPSTER HYPERLOCAL (12,2%), un forte consumatore di birra, attratto soprattutto dal gusto che beve sia in compagnia, sia da solo. Beve sempre birre diverse, non disdegnando accostamenti con il cibo e preferendo le birre della tradizione. Nonostante si consideri un buon conoscitore, desidera saperne di più.

Il FOODIE CRITICO (11,9%), che consuma con alta frequenza e che beve birra perché – dichiara – “Apre un mondo fatto di grande varietà, di prodotti speciali da scoprire” e permette di concedersi momenti speciali; esperto, si lascia guidare da recensioni e articoli recuperati online, sui blog e su riviste specializzate.

 

C’è poi la DONNA GOURMANDE (11,7%), 45-54enne, che consuma birra con frequenza medio-alta. Beve soprattutto perché è una bevanda che permette di concedersi momenti speciali. Conosce molto bene il mondo birrario e tende a scegliere quella che più si adatta al momento, quella con più stile e che si accosta meglio con il cibo.

Alla ricerca di novità, poi, c’è il NEW-BEER LOVER (14,8%), che beve con frequenza media. La ragione principale per cui beve birra è perché è una bevanda che unisce e che permette di concedersi esperienze uniche: per questo ne consuma soprattutto in famiglia o con gli amici. Mediamente informato sul mondo birrario, vorrebbe saperne un po’ di più. Ama scoprire birre nuove e si lascia guidare da amici e baristi nella scelta.

 

Infine, c’è L’ENTUSIASTA DISINFORMATO (14,2%), maschio che beve soprattutto con gli amici. Conosce i punti cardine del settore, ama provare birre diverse, scegliendole in base alla provenienza. Con l’interesse cresce anche la conoscenza degli italiani, anche grazie alle iniziative e agli eventi che vengono fatti nel Paese.

La cultura della birra è quindi sempre più diffusa e approfondita: solo il 16% degli italiani afferma, infatti, di non saperne molto relativamente alla bevanda. Trasversale a tutte le età, quasi l’83% dei consumatori vorrebbe saperne di più; circa il 5% di questi vorrebbe addirittura diventare un esperto nel futuro prossimo e solamente il 17% dichiara di volersi accontentare di quello che sa.

 

 

Le fonti di informazione privilegiate rimangono gli amici (45%) e i barman (40%), dai quali si accettano consigli. È questo spirito di sapere e di novità il vero driver presente nei locali: seguendo i consigli dei barman, leggendo la carta delle birre (33,1%) o consultando siti specializzati (26,4%), la scelta della birra è sempre più ricercata, oltre che sempre più in relazione al cibo. L’offerta si è allargata in virtù della domanda di maggiore diversità, una maggiore voglia di sperimentazione. L’idea per il futuro è quella di un’ulteriore crescita della cultura birraria, supportata e voluta sia dai produttori, sia dai consumatori per i quali conoscere di più significa amare di più.

 

+Info: www.assobirra.it

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