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La prima edizione di “SpiriTs&co. – Il Salotto della Grappa e Distillati”, l’evento specializzato organizzato da Fiera Trieste con il patrocinio dell’Istituto Nazionale Grappa (ING) e la collaborazione dell’Expo MittelSchool di Trieste, si è chiuso con un buon successo di pubblico, la soddisfazione dei produttori presenti e nuove linee guida da adottare per promuovere maggiormente all’estero la grappa italiana. Negli stand hanno trovato spazio 57 produttori che hanno proposto e venduto oltre 430 etichette tra grappe e distillati.


Cesare Mazzetti, presidente dell’ING, nel fare un pre-consuntivo dell’annata nel settore della grappa, ha dichiarato:”La crisi economica generale sta facendo sentire i suoi morsi anche sui consumi di grappa: si dice che nei periodi di difficoltà aumenti il consumo di superalcolici, ma sembra invece che tale credenza sia stata smentita dai dati: abbiamo vissuto un 2009 di profonda contrazione dei consumi. Singolarmente, il declino si è fatto maggiormente sentire per i distillati di basso prezzo, mentre una certa tenuta è stata registrata per le grappe invecchiate e di maggior qualità: segno forse che la grappa piace intrinsecamente, e che i consumi premiano i produttori che maggiormente hanno dimostrato di saperla valorizzare. “

“Poiché il settore deve poter sviluppare l’immagine e la diffusione del prodotto per potersi assicurare i necessari volumi produttivi – prosegue il presidente Mazzetti- ecco che diventa imprescindibile il ricorso alla promozione, tanto meglio se istituzionale: questa è la ragione per cui l’Istituto, che vede la promozione tra i propri fini statutari, ha patrocinato e sostenuto la prima edizione di Spirits&Co. a Trieste, in cui si è dibattuto di grappa a vari livelli, la si è assaggiata e la si è abbinata a tanti ottimi piatti tipici dell’enogastronomia italiana. Anche l’ambientazione, moderna e giovanile, della manifestazione sembra aver aperto nuove sfide per la nostra grappa, forse un po’ intrappolata in un cliché troppo tradizionale. Una prima edizione, insomma, la cui interessante formula ci fa ben sperare per il successo delle prossime manifestazioni.

“Per la Fiera di Trieste e per i produttori presenti – ha commentato il presidente di Fiera Trieste, Fulvio Bronzi – si è trattato di una sfida che possiamo dire di aver vinto. Nel panorama nazionale questa è al momento l’unica manifestazione fieristica interamante dedicata a questo mercato. Con SpiriTs&Co non abbiamo solo voluto dare la possibilità ai visitatori di degustare ed acquistare le grappe presenti, ed ai produttori di affacciarsi a nuovi mercati grazie agli incontri con i buyers provenienti dall’Europa e oltre oceano, ma abbiamo voluto anche accrescere, grazie ad importati momenti di confronto, la cultura del bere consapevole.. …”.

+INFO: Comunicazione e ufficio stampa – Marte Comunicazione – – www.istitutograppa.org – – www.fiera.trieste.it/spirits/

INFOFLASH SUL MERCATO DELLA GRAPPA
La grappa, acquavite italiana di bandiera, è un prodotto fortemente di nicchia: con circa 44 milioni di bottiglie equivalenti (di cui 10% esportate), essa rappresenta una quota di mercato molto minoritaria rispetto agli altri distillati che vantano produzioni di molte centinaia di milioni di pezzi. Ma è soprattutto l’estrema territorialità della grappa che pone questo distillato su un piano diverso da quello della quasi totalità degli alcolici: derivata direttamente dalle vinacce, essa viene prodotta in tutto il Paese. Acquista così le straordinarie caratteristiche organolettiche di ogni vitigno da cui è distillata, offrendo un ventaglio multisfaccettato di livelli qualitativi, che la rendono particolarmente attraente per il consumatore. La frammentazione e le piccole dimensioni dei produttori (in Italia si contano oggi ca. 140 distillerie, in gran parte aderenti direttamente o indirettamente all’Istituto Nazionale Grappa), se da una parte non consentono loro di affrontare individualmente il mercato con mezzi di comunicazione di massa, dall’altra offrono una varietà straordinaria di qualità, determinate dai diversi sistemi produttivi, spesso e volentieri studiati ad hoc e personalizzati dalle stesse famiglie, e spesso anche oggetto di interesse culturale e industriale. +info: www.istitutograppa.org

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