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“Tutte le aziende che producono beni, come quelle agroalimentari, sono chiamate a fare la loro parte impegnandosi a ridurre il consumo di acqua, un bene prezioso che va assolutamente tutelato. Noi abbiamo il grande vantaggio di essere una cooperativa e di poter avere, attraverso i nostri 14.000 soci agricoli, il controllo di tutta la filiera a partire dal seme: siamo quindi assolutamente in grado di migliorare la nostra efficienza sin dall’inizio del processo produttivo, lavoro che abbiamo già avviato da anni e sul quale ci stiamo impegnando con sempre maggiore convinzione e con interventi concreti”.

 

Conserve Italia

 

Con queste parole Maurizio Gardini, Presidente di Conserve Italia, annuncia l’adesione della cooperativa all’Alleanza delle imprese italiane per l’Acqua e il clima, promossa dal Ministero dell’ambiente e presentata oggi ufficialmente a Roma nel corso della cerimonia di chiusura del Summit Internazionale “Acqua e Clima. I grandi Fiumi del Mondo a confronto”. L’Alleanza per l’acqua, sottoscritta dalle principali imprese ed associazioni di categoria che utilizzano l’acqua per scopi produttivi, tra cui appunto Conserve Italia, consorzio cooperativo leader in Italia e in Europa nel settore della trasformazione alimentare – intende aprire una fase di costruttiva collaborazione tra il mondo delle imprese e il Ministero dell’Ambiente per far fronte comune a difesa della risorsa acqua dal rischio climatico. Conserve Italia è stata la prima azienda alimentare italiana ad aver conseguito la certificazione dell’impronta idrica (water footprint) secondo lo standard internazionale ISO14046, su tre prodotti Valfrutta (polpa di pomodoro, borlotto, nettare di pera). Il calcolo dell’impronta ha messo in luce il potenziale impatto ambientale relativo al consumo di acqua durante tutto il ciclo di vita dei prodotti presi in esame.

 

 

I risultati ottenuti stanno guidando Conserve Italia nell’introduzione di alcune specifiche procedure interne sulle principali aree di miglioramento, quali la scelta e la gestione delle colture, le pratiche agronomiche, i metodi di irrigazione e l’uso di risorse idriche alternative. A partire da quest’anno, Conserve Italia ha inoltre avviato un progetto di innovazione agronomica della durata triennale con il quale ha intensificato le sue buone pratiche in vista di un’agricoltura più sostenibile, attraverso l’impiego di sofisticati sistemi informatici per monitorare tutte le fasi della coltivazione e scoprire dove è necessario intervenire al fine di ridurre il consumo di acqua e dei trattamenti fitosanitari o introdurre modifiche alla gestione dei sistemi colturali. Il sistema che sarà implementato per supportare le decisioni si baserà anche sui risultati ambientali derivanti dalla realizzazione di uno studio in ottica di ciclo di vita (Life Cycle Assessment). Il presidente Gardini ha inoltre auspicato che “le istituzioni, ad ogni livello, possano farsi portavoce di un progetto complessivo per promuovere ed incentivare la realizzazione di interventi per la conservazione di una maggiore quantità di acqua e per la riduzione degli sprechi, considerato che attualmente solo una minima parte (il 10%) dell’acqua disponibile viene raccolta e avviata all’utilizzo”.

 

 

CONSERVE ITALIA

È un consorzio cooperativo leader in Italia nel settore della trasformazione alimentare, che associa 14.000 produttori agricoli e trasforma circa 600.000 tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali, che vengono lavorati in 12 stabilimenti produttivi, di cui 9 in Italia, 2 in Francia e uno in Spagna. Il fatturato complessivo aggregato del Gruppo Conserve Italia è stato nel 2016 di circa 900 milioni di euro, per il 40% generato dall’export.

 

+INFO: Ufficio stampa Alina Fiordellisi

 

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