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Il Rosso e il Bianco dell’anno rappresentano le migliori espressioni di vigne molto vecchie. Il valore del tempo fa la differenza. Partiamo dal Rosso, il Carignano del Sulcis Sup. Arruga ’07 di Sardus Pater (www.cantinesarduspater.it), che racconta una vigna antichissima coltivata ad alberello sull’isola di Sant’Antioco, a pochi passi dal mare. Il vino è uno straordinario rapporto di eleganza, mineralità e profondità gustativa: ha messo tutti d’accordo. Stesso discorso per il Bianco dell’anno che è il risultato eccezionale della valorizzazione di un patrimonio antico: il Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Vecchie Vigne ’09 della cantina Umani Ronchi (www.umanironchi.com/it/) offre una complessità gustativa che nessuna tecnica è in grado di riproporre.


Il Franciacorta Extra Brut ’05, prodotto da Ferghettina (www.ferghettina.iT), si aggiudica, invece, il massimo riconoscimento per quanto riguarda le bollicine: la migliore sintesi di potenza, eleganza e bevibilità. Un traguardo importante per quest’azienda che in meno di vent’anni è passata da 3 agli attuali 40 ettari, imponendosi per padronanza tecnica e costanza qualitativa. Il premio al miglior vino dolce dell’anno è stato assegnato al Cristina V.T. ’08 della cantina Roeno (www.cantinaroeno.com), una vendemmia tardiva dai profumi esplosivi di agrumi che avvolge il palato con dolcezza, armonia e straordinario supporto acido che dona al vino una progressione interminabile. Tasca d’Almerita (www.tascadalmerita.it) è la cantina dell’anno, un’azienda che, oltre ad aver proposto una gamma di vini davvero eccellente, ha una visione chiara del futuro e porta avanti, grazie alla nuova generazione rappresentata da Giuseppe e Alberto, un progetto etico e di sostenibilità ambientale importantissimo.
Dalla Sicilia ci spostiamo in Emilia Romagna per celebrare il Lambrusco di Sorbara Leclisse ’10 di un vignaiolo vero come Gianfranco Paltrinieri (cantinapaltrinieri.it), che si aggiudica il premio per il miglior rapporto qualità prezzo. E’ un vino dalla cristallina piacevolezza, precisione e tagliente acidità: tutte le migliori caratteristiche di un grande Lambrusco di Sorbara. Per enfatizzare il ruolo fondamentale del viticoltore, e della sua cultura del fare che va oltre il rapporto con la pianta, sono stati premiati due grandi personaggi come Viticoltori dell’anno: Sergio Mottura (www.motturasergio.it) e Giuseppe Russo. Due persone che, dopo un percorso culturale diverso, affrontano la vigna con una capacità di pensiero e una lungimiranza di vedute ammirevoli. Come Cantina emergente è stata premiato Mattia Barzaghi (www.mattiabarzaghi.com) che, lasciata la città, si è saputo ambientare in breve tempo in una regione non sua con risultati eccezionali. Da quest’anno entra anche lui nell’olimpo dei Tre Bicchieri. Infine, il Premio per la viticoltura sostenibile, va ad Alois Lageder (www.aloislageder.eu) che è stato tra i primi ad affrontare queste tematiche sempre più centrali nel panorama vitivinicolo. Alois non si è mai stancato di analizzare le complesse relazioni tra l’uomo, la vigna, i cicli naturali e la comunità nella quale è inserita l’azienda. Ed oggi rappresenta un modello per tutti quei produttori che vogliono intraprendere questo percorso.

+info: www.gamberorosso.it

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