Firenze ospiterà la cerimonia di premiazione di Top500Bars, una delle classifiche internazionali più seguite nel mondo della mixology. Una scelta che conferma il ruolo sempre più rilevante dell’Italia nel panorama globale del bere miscelato, non solo per la presenza di grandi città come Milano, Roma e Napoli, ma soprattutto per la vitalità che si registra anche nei centri minori, dai borghi alle destinazioni turistiche emergenti.
Nata da un’idea del francese Anthony Poncier, Top500Bars si distingue per il suo metodo: al posto delle tradizionali giurie fisiche, si affida a un sofisticato algoritmo che aggrega e analizza contenuti digitali provenienti da centinaia di fonti – recensioni professionali, pareri degli utenti, articoli di settore – in oltre venti lingue. Il risultato è una fotografia dinamica, plurale e in continuo aggiornamento dello stato dei cocktail bar nel mondo.
Rispetto ad altre classifiche, questo approccio ha il merito di ampliare lo sguardo oltre le metropoli più battute e riconoscibili. L’edizione 2024 ha coinvolto ben 129 città in 50 paesi, segnalando nuove destinazioni come Riga, Bangalore e persino San Vincenzo, in provincia di Livorno. Una mappa in espansione che racconta l’evoluzione di un settore capace di crescere anche lontano dai riflettori.
L’Italia, in questo scenario, si conferma protagonista: terzo paese al mondo per numero di locali premiati, con presenze che vanno oltre i consueti nomi noti. Accanto a Firenze, che brilla anche per la presenza del bar Gucci Giardino 25 (entrato in classifica a pochi mesi dall’apertura), ci sono Lecce, Pisa, Pagani, Venezia, Giulianova, Sorrento. Una vera e propria “Italia dei cocktail” che emerge grazie a un sistema capace di valorizzare l’eccellenza diffusa.
La scelta di Firenze come sede della premiazione mondiale non è casuale. La città toscana rappresenta bene l’equilibrio tra storia e contemporaneità che il mondo del bar sta cercando: un luogo dove la qualità del prodotto, il design degli spazi e l’attenzione al servizio dialogano con il contesto urbano e culturale. È anche un riconoscimento a una scena locale in grande fermento, dove nuovi progetti e cocktail bar d’autore stanno attirando attenzione internazionale.
Oltre la classifica, dunque, Top500Bars si presenta come uno strumento utile per leggere i cambiamenti in corso: la crescita di nuovi mercati, la centralità del digitale, l’inclusione di prospettive geografiche finora poco rappresentate. Con Firenze al centro di questa narrazione globale, l’Italia rafforza il suo posizionamento come paese non solo di grandi tradizioni, ma anche di nuove esperienze da bere.
I migliori 100: 15 locali italiani
Nelle prime 100 posizioni della classifica, l’Italia si distingue con 15 cocktail bar:
- 20°: Drink Kong – Roma
- 33°: Freni e Frizioni – Roma
- 34°: Locale – Firenze
- 36°: Gucci Giardino 25 – Firenze
- 41°: 1930 – Milano
- 43°: Moebius – Milano
- 47°: Camparino in Galleria – Milano
- 64°: L’Antiquario – Napoli
- 66°: Ceresio 7 – Milano
- 73°: Jerry Thomas – Roma
- 77°: Atrium Bar – Firenze
- 84°: Mag Cafè – Milano
- 89°: The Court – Roma
- 92°: Cinquanta Spirito Italiano – Pagani
- 97°: Mandarin Garden – Milano
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