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Se c’è un vino che simboleggia il carattere del vignaiolo trentino, meticoloso nella cura della vigna, disposto a sacrificarsi per coltivare gli appezzamenti migliori anche se più difficili, e che poi in cantina opera con la cultura di uno scienziato e la sensibilità di un artista, questo vino non può essere che un Trento Doc. Sarà perché qui le cuvée di metodo classico hanno una consuetudine antica, sarà che il “global warming” qui si sconfigge semplicemente piantando in alto, ma è certo che siamo in una delle zone più vocate d’Italia alla spumantistica.

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Il mondo delle bollicine classiche poi ha un altro tratto che lo avvicina all’uomo del vino trentino. È un metodo che richiede una straordinaria padronanza tecnica, ma anche attrezzature piuttosto semplici. Un metodo alla portata del vignaiolo artigiano come della grande maison che acquista le uve o della grande cooperativa (e quelle trentine sono grandissime) dove davvero ha senso parlare di selezioni e cuvée. Tutto ciò per dire che anche quest’anno sono stati premiati sei TrentoDoc su nove Tre Bicchieri. Del Trento Altemasi Graaal s’è detto tutto, e in Cavit continuano a farlo con cura estrema e passione, come testimonia il ’04. Abate Nero con Luciano Lunelli ha realizzato un Trento Brut Domini ’07 di raffinata eleganza, e lo stesso ha fatto un grande maestro spumantista (ma non solo), Leonello Letrari, con il raffinato e complesso Brut Riserva ’06.

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L’annata ’05 è stata onorata da altre tre grandi etichette: la Riserva ’05 di Nicola Balter, fresca, nervosa vitale, il profondo e riflessivo Methius dei Dorigati con Enrico Paternoster, e da uno spettacolare blanc de noirs come il Perlé Nero della Ferrari della famiglia Lunelli, l’azienda che è la storia dello spumante trentino, e di cui i degustatori della Guida hanno assaggiato cuvée (ancora sur lattes) da far tremare i polsi… E poi i vini fermi. Apre la serie un’ottima annata del grande rosso bordolese dei Guerrieri Gonzaga, il San Leonardo ’06, seguito dall’eccellente Fratagranda ’07 della Pravis e, infine, dal buonissimo Bianco Faye di Pojer e Sandri, un elegante taglio di Chardonnay e Pinot Bianco di Faedo. Nove campioni, abbastanza per fotografare la regione ma meno di quelli che avrebbero potuto essere se etichette blasonate come Giulio Ferrari o la Riserva Mach dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige – per citarne solo due – non si fossero “attardate” in cantina.

I Tre Bicchieri 2012 per il Trentino (N.9)
Bianco Faye 2008 – Pojer & Sandri
Fratagranda 2007 – Pravis
San Leonardo 2006 – Tenuta San Leonardo
Trento Brut Altemasi Graal Ris. 2004 – Cavit
Trento Brut Domini 2007 – Abate Nero
Trento Brut Methius Ris. 2005 – Dorigati
Trento Brut Ris. 2005 – Balter
Trento Brut Ris. 2006 – Letrari
Trento Extra Brut Perlé Nero 2005 – Ferrari

FONTE: www.gamberorosso.it

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