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Calo della popolazione, aumento dei consumatori occasionali e cambiamenti nelle abitudini tra i giovani. Sono questi, secondo i relatori del panel “Consumi che cambiano”, i motivi della flessione dei vini rossi e dei vini in generale, a favore degli spumanti e delle alternative analcoliche.

Divina Vitale, Enrico Zanoni, Giulia Caffiero, Matteo Taglienti, Francesco Zonin, Denis Pantini. [ Rensi]
Al Trentodoc Festival ne parlano Giulia Caffiero assistente direttore al ristorante Geranium di Copenhagen, Enrico Zanoni direttore generale di Cavit, Francesco Zonin vicepresidente del gruppo vitivinicolo omonimo, Denis Pantini responsabile di Nomisma Wine Monitor e Matteo Taglienti direttore vendite all’Istituto Poligrafico Zecca di Stato: insieme hanno cercato di capire dove sta andando il mercato del vino e il suo futuro.

 

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I dati esposti da Denis Pantini affermano che il consumo del vino rosso in Italia è calato del 6% a favore delle “bollicine”, e dimostrano come l’esportazione di spumanti sia raddoppiata negli ultimi 10 anni (si è passati dal 17% al 25%) e sia in continuo aumento.Dall’altro lato, tuttavia, va sottolineato che, rispetto ad una volta, il pubblico beve meno vino. Oltre ai motivi legati al calo della popolazione e quindi dei consumatori, gli esperti in sala hanno spiegato questo trend rilevando un cambiamento nelle abitudini delle famiglie italiane che non lo consumano più quotidianamente: aumenta infatti il consumo occasionale – magari in occasione di una cena di lavoro o di un incontro formale – a scapito di quello abituale o quotidiano.

 

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Come ha spiegato Enrico Zanoni, se una volta il vino rosso era un elemento fisso al centro delle tavole e il pranzo o la cena costituivano un contesto di avvicinamento per i giovani, ora non è più così e le nuove generazioni lo sperimentano fuori casa e al posto del rosso, preferiscono lo spumante. A contraddistinguerli è anche l’approccio agli alcolici completamente diverso rispetto a quello tradizionale: sono molto più fluidi nei consumi, più attenti all’ambiente e alla loro salute, passano senza problemi da un drink ad un vino, pasteggiano con cocktail e sono curiosi sperimentatori di prodotti d’innovazione.

 

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Il loro atteggiamento spiega la diffusione dei vini dealcolati o le alternative analcoliche che si stanno facendo strada nel nord dell’Europa e negli Stati uniti. Diversi i motivi alla base di queste scelte: si va, come ha sottolineato Giulia Caffiero, da decisioni legate alla prudenza (non si regge il vino o si deve guidare) a scelte dettate dalla salute. Un trend cui Zonin cerca di porre rimedio lavorando sulla consapevolezza e la conoscenza, attraverso l’Academy Zonin 1821: un percorso formativo in collaborazione con le università dedicato a singoli ma anche a partner commerciali, per la promozione della cultura vitivinicola.

Trentodoc Festival è promosso dalla Provincia autonoma di Trento e organizzato da Istituto Trento Doc e Trentino Marketing, in collaborazione con Corriere della Sera.

Fonte: Ufficio Stampa  www.ufficiostampa.provincia.tn.it

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