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Innescare un meccanismo d’innovazione e sperimentazione continua nel Distretto del caffè di Trieste, prendendo spunto dalla straordinaria esperienza che fece emergere la qualità e la diversificazione del prodotto nel mercato brasiliano, dopo secoli di standardizzazione della merce su livelli medio – bassi.Un esempio concreto di “decommoditizzazione”, che Pierpaolo Andriani (docente di gestione dell’innovazione all’Università di Durham e project manager di numerosi progetti di ricerca europei) ha illustrato nel corso del secondo appuntamento degli “Incontri al Distretto”.

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Incontri – spiega il presidente del Trieste Coffee Cluster Furio Suggi Liverani – aperti alle aziende associate e a quelle del settore alimentare, dal taglio tecnico-operativo, organizzati con il supporto di Confindustria Trieste proprio per diffondere capillarmente il tema dell’innovazione e il concetto della qualità a tutta la filiera del caffè e al suo possibile indotto. Nel presentare i risultati di una ricerca dedicata alla memoria di Ernesto Illy, Pierpaolo Andriani ha tracciato il percorso e le trasformazioni (anche sociali) innescate dall’illy Brazil Award: un premio geniale – ha detto Andriani, ricordando che venne ideato dall’azienda triestina, all’inizio degli anni novanta, per potersi approvvigionare di caffè di qualità – che consentì ai produttori di caffè di qualità brasiliani di emergere.

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La ricerca di fattori differenzianti (e la qualità ne è uno, oggi come allora) è l’unico modo per non scomparire dal mercato, soprattutto per le piccole e medie imprese. Per questo – ha concluso il presidente del Trieste Coffee Cluster Liverani – è necessario cavalcare l’onda della diversificazione del prodotto, tenendo presente che quello del caffè verde è un mercato in costante crescita, con un consumo in aumento del 2,2% medio annuo da almeno un decennio (in particolare nei Paesi emergenti). E se il caffè di qualità rappresenta il 5-10% del mercato totale, puntare su questa nicchia significa lanciare un’operazione commerciale ed anche culturale, che affianca e integra quella dell’offerta più tradizionale della Borsa Merci: e le aziende del Distretto del caffè – ha concluso Furio Suggi Liverani – possono provare a distinguersi lanciando la sfida di un brand di qualità firmato Trieste.

+info:www.sciencesystemfvg.it/index.php?page=5&idnews=4288&tendina=no

INFOFLASH/TRIESTE COFFEE CLUSTER
Il distretto industriale del caffè della provincia di Trieste, riconosciuto dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, è una realtà economica ed una risorsa per la crescita della provincia e dell’intera regione. Trieste Coffee Cluster S.r.l. (TCC) è la società che chiama a raccolta tutti gli operatori del settore del caffè per valorizzare l’eccellenza delle produzioni e dei servizi e promuovere progetti congiunti per stimolare l’innovazione e la crescita dimensionale. Nata nel 1994 dall’impulso dell’Associazione degli Industriali e il contributo di alcune società del settore con la denominazione di Qualicaf Trieste S.r.l., nel 2008 TCC ha rafforzato la propria compagine sociale con l’ingresso di nuovi soci privati e pubblici ottenendo, da parte della Regione FVG, il riconoscimento di Agenzia per lo Sviluppo del Distretto Industriale del caffè (ASDI).

+INFO: Trieste Coffee Cluster c/o ConfindustriaTs Piazza Casali 1 34134 TRIESTE www.distrettocaffetrieste.comwww.triestecoffeecluster.com d.ssa Anna Resta Pallavicino, tel 040/3750231 –

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