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Dopo aver raggiunto posizioni di vertice in Italia, il Vecchio Amaro del Capo, prodotto di punta della distilleria calabrese Caffo, va alla conquista del mercato USA. Giuseppe e Sebastiano Caffo, padre presidente e figlio AD, guidano un’azienda che ha raggiunto i 25 milioni di fatturato nel 2013 (più 15% sul 2012) e punta al traguardo dei 30 milioni per il 2014.

L’Amaro del Capo, tra i primi in Italia per volumi prodotti nel settore degli amari con quasi 2 milioni di bottiglie, compie cento anni nel 2015. Prodotto simbolo della Distillerie Fratelli Caffo, l’holding che detiene il pacchetto di maggioranza, rappresenta il 70% del fatturato aziendale: è un liquore di erbe di Calabria, frutto di un’antica ricetta regionale, rielaborata e migliorata dall’esperienza acquisita dalle quattro generazioni della famiglia.

L’azienda negli ultimi 12 anni è cresciuta fino a trasformare quella che prima era soltanto una dimensione artigianale in un brand di successo. E ha fatto da trampolino ad altri prodotti di punta, come Il Liquorice (il primo liquore a base di liquirizia calabrese), Limunì (limoncello), le  Grappe calabresi  e quelle friulane di Cabernet e Sauvignon (della piccola distilleria friulana Pasian, di Udine rilevata dal gruppo nel 2006). Fino al glorioso Elisir San Marzano della Borsci, l’azienda di Taranto salvata dal fallimento ed ora in rilancio a cura della Caffo.

La mappa di Caffo sul mercato estero è in pieno sviluppo: per l’Europa è stata creata una sede commerciale a Lipsia, in Germania, la Typical, e negli Stati Uniti, nel New Jersey, è nata la Caffo Beverages. L’ultimo accordo è stato firmato nel Nevada per rifornire i casinò di Las Vegas. Caffo è anche in Australia, Giappone, Argentina, Canada, Cina, Colombia.

Fonte: www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/ del 22.09.14 + info: www.caffo.com

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