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17 i premiati solo tra i Verdicchi, di Matelica e dei Castelli di Jesi e 3 tra gli Offida Pecorino: le Marche del vino affermano, anno dopo anno, la loro vocazione bianchista.

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In questa edizione della Guida la regione tinge ancor più di bianco la propria lista delle eccellenze. Su 20 Tre Bicchieri ben 14 vanno al Verdicchio, declinato tra la sponda jesina e quella matelicese, e 3 all’Offida Pecorino. Ma i numeri, pur eloquenti, non riescono a spiegare la grande vivacità e l’innalzamento del livello qualitativo che si vive nei distretti citati. Il primo effetto è un continuo rinnovamento dei premiati: ogni azienda deve ogni anno dimostrare di meritare l’encomio e nessuno può pensare di vivere sugli allori.

In alto i calici dunque per chi come Bucci, Casalfarneto, Tenuta Spinelli, Velenosi, Tenuta di Tavignano, Sparapani-Frati Bianchi, Belisario e Collestefano riesce a confermarsi rispetto all’edizione 2016, vincendo il confronto con agguerriti colleghi. Tornano al Tre Bicchieri, chi dopo una sola edizione senza premio e chi dopo qualche anno, Pievalta, Poderi Mattioli, Marotti Campi, Montecappone, Bisci e La Monacesca. E c’è chi debutta, senza distinzione di dimensione: da una parte il taglio artigiano di alto profilo di Sabbionare, dall’altra Tenuta Cocci Grifoni, uno dei nomi più noti in regione, giunta finalmente all’agognato riconoscimento con un vino magnifico dedicato a Guido Cocci Grifoni, l’artefice del salvataggio del pecorino e suo primo diffusore sulla direttrice collinare posta tra Marche e Abruzzo.

Segna il passo il comparto rosso: se il nome del Conero torna a incidere il suo nome nel palmarès grazie al portentoso Campo San Giorgio ’11 di Umani Ronchi, importanti distretti viticoli come Piceno e Maceratese perdono posizioni. Annate climaticamente difficili per il montepulciano, il sangiovese e per le uve a bacca nera in genere di certo non hanno giovato ma occorre non abbassare la guardia sotto il profilo della maturità fenolica, dell’appropriato uso del legno, diffidare dalle eccessive concentrazioni di frutto ed estratti.

Appaiono quindi come gemme di brillante modernità il vino di un navigato vigneron come Marco Casolanetti con il suo Kupra ’13 e quello di un esordiente d’incredibile passione come Emanuele Dianetti che ha sorpreso tutti con il suo Offida Rosso Vignagiulia ’13. Ma non ci si fermi solo ai premiati: tra le diverse aree delle Marche si annida tanto talento e con molta probabilità abbiamo sotto gli occhi qualche stella degli anni a venire. Aguzzate il naso e il palato. Mettetevi alla ricerca. Noi siamo certi che non rimarrete delusi.

Ecco l’elenco dei Tre Bicchieri

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Crisio Ris. 2013 CasalFarneto

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Lauro Ris. 2013 Mattioli

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Salmariano Ris. 2013 Marotti Campi

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. San Paolo Ris. 2013 Pievalta

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. San Sisto Ris. 2014 Fazi Battaglia

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Utopia Ris. 2013 Montecappone

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Villa Bucci Ris. 2014 Bucci

Conero Campo San Giorgio Ris. 2011 Umani Ronchi

Offida Pecorino Artemisia 2015 Spinelli

Kupra 2013 Oasi degli Angeli

Offida Pecorino Guido Cocci Grifoni 2013 Tenuta Cocci Grifoni

Offida Pecorino Rêve 2014 Velenosi

Offida Rosso Vignagiulia 2013 Dianetti

Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Il Priore 2014 Sparapani – Frati Bianchi

Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Misco 2015 Tavignano

Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Sabbionare 2015 Sabbionare

Verdicchio di Matelica Collestefano 2015 Collestefano

Verdicchio di Matelica Mirum Ris. 2014 Monacesca

Verdicchio di Matelica Vign. B. 2015 Belisario

Verdicchio di Matelica Vign. Fogliano 2013 Bisci

fonte: www.gamberorosso.it/it/vini/1025420-anteprima-tre-bicchieri-2017-marche

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