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“Il decreto approvato ieri in Consiglio dei Ministri sulla trasferibilità dei diritti d’impianto tra Regioni costituisce un provvedimento importante, perché, consentendo una migliore allocazione dei diritti tra produttori sul territorio nazionale, ridurrà di fatto il rischio di perdita di potenziale viticolo”. Così l’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari commenta l’approvazione del Decreto sulla trasferibilità dei diritti di impianto resa nota in serata dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina.

Attualmente i diritti di reimpianto detenuti dai produttori viticoli ammontano a circa 46 – 47 mila ettari, pari al 7% della superficie vitata nazionale; con le modifiche approvate ieri si tende a diminuire il rischio di non utilizzo dei diritti che, come è noto, potranno essere trasferiti tra produttori solo fino al 31 dicembre 2015. Oltre questa data entrerà ufficialmente in vigore il nuovo sistema autorizzativo, che regolerà lo sviluppo del vigneto europeo per i prossimi 15 anni. Il decreto approvato ieri interviene anche sul nuovo sistema autorizzativo, fissando al 31dicembre 2020 la data entro la quale i produttori potranno convertire in autorizzazioni i diritti ancora validi ma che per quella data non siano stati ancora utilizzati. Proprio sulla validità dei diritti è intervenuta ieri, in occasione di un incontro con i rappresentanti del settore vitivinicolo europeo, la stessa Commissione europea offrendo chiarimenti determinanti in merito alla durata e validità dei diritti di reimpianto, che, qualora vengano recepiti con apposito provvedimento nazionale, fornirebbero un ulteriore contributo per una maggiore flessibilità nel passaggio al nuovo sistema autorizzativo.

 +info: Ufficio stampa Fedagri-Confcooperative

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