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Vestiti nuovi per una nuova stagione del bere. I bitter, storicamente accostati al mondo della miscelazione come silenti comprimari, si stanno ritagliando invece un spazio importante nel mercato USA come prodotti da assumere per le loro proprietà benefiche, il basso apporto calorico e un tocco di ricordi vintage.

 

 

DAGLI USA – Secondo le mosse dei brand più giovani, i bitter vanno considerati come prodotti moderni e rinfrescanti, perfetti per un consumatore di ultima generazione. Chiamati infatti a implementare delle novità che sposassero i trend più attuali, realtà come Hella Cocktail Co. e Bitter Love hanno scelto di investire per realizzare dei bitter che si inseriscano addirittura nel settore dei ready to drink. Hella Cocktail entrò nel mercato ormai dieci anni fa, proponendo bitter per miscelazione e successivamente toniche e sodati; adesso il salto verso i bitter in lattina, per un ritorno al futuro. “Cominciammo spinti dalla voglia di elevare la qualità del bere analcolico”, spiega il co-fondatore Eddie Simeon. “Prima di metterci in commercio provavamo i nostri prodotti nel nostro appartamento, principalmente con la soda.

NOVITÀ – Oggi Hella si lancia in un progetto ancora più ambizioso, presentato al Natural Products Expo West 2019: la linea Bitters + Soda presentata in lattina da circa 25 cl, in due varietà, Dry e Spritz. Stessa base per entrambe le soluzioni, ma esperienze diverse: Dry è senza zucchero ed è perfetta per idee con la soda, Spritz contiene 14 grammi di zucchero, un mix più bilanciato che si sposa benissimo con i sapori citrici. Ed entrambi sono presentati “pronti da bere o da miscelare con i distillati preferiti). Il rientro ai vecchi schemi è dovuto ai trend e alle ricerche del gruppo SPINS, che ha sintetizzato: “i bitter stanno contribuendo a nuovi e interessanti profili gustativi, in un mercato in cui i consumatori sono sempre più attenti agli zuccheri e consapevoli di avere palati sempre più sofisticati”. Tutto questo si combina con le proprietà digestive intrinseche ai bitter, e danno come risultato un’esplosione con ampi margini di sfruttamento.

GUSTO E SALUTE – L’ispirazione derivata dal mondo dei cocktail è chiara, ma c’è chi ha preso strade, o spunti diversi. A differenza di Hella, l’azienda statunitense Bitter Love ha spinto su salute e benessere, puntando sul basso contenuto calorico del prodotto, soprattutto in base all’esperienza diretta di due delle quattro socie proprietarie, Alexandra Noyes e Karen Farrell. Oggi ultraquarantenni, hanno smesso di consumare zuccheri intorno ai venticinque anni, registrando miglioramenti nella salute anche rispetto ai coetanei. “Il consumo di zuccheri negli Stai Uniti è da sempre un argomento di grande discussione, e negli ultimi tempi sta assumendo ancora maggiore rilevanza. I bitter possono aiutare a ridurlo e ad abituare l’organismo a dosi moderate, per questo vogliamo posizionare i nostri prodotti nella categoria dei funzionali”. Nel mondo, in Italia in primis, i bitter sono usati spesso anche come pre-pasto, di fatto prima pietra del percorso digestivo.

FUTURO – L’analisi di come i bitter sapranno affermarsi sugli scaffali sarà quindi il viatico principale per comprenderne l’appeal sul mercato. Simeon auspica di vedere i prodotti Hella in una fascia mista con mix, toniche e proposte adatte alla mixology. Bitter Love si concentrà invece più sull’aspetto funzionale e digestivo, insieme a kombucha e simili: Noyes lo definisce un anti Soda, con progetto di essere venduta anche in lattine da 33 cl (al momento esistono solo bottiglie in vetro, 2.99$ l’una).

 

 

 

fonte: BevNet.com

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