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TRATTO DA: OVSE ® www.ovse.org
Osservatorio Economico Vini effervescenti
Italian Economic Bubble Wine Observatory

SOMMARIO: secondo Giampietro Comolli (cfr foto a lato), fondatore dell’Osservatorio Economico Vini Effervescenti (OVSE), nel 2010 la produzione totale di spumanti in Italia è stimabile intorno a 380 milioni di bottiglie, mentre i consumi totali (mercato interno + mercati esteri) sono stimabili in ca. 376 milioni di bottiglie. Le bollicine, all’estero, proseguono il trend positivo dei volumi (+17%) e del valore al consumo (+ 4,7%) rispetto al 2009. Stazionario il mercato interno, con tenuta del giro d’affari all’origine, un leggero calo dei volumi (- 1,4%) e del fatturato al consumo (- 1,9%). In Italia, al calo di Champagne si contrappone la crescita degli spumanti italiani a metodo classico (+1,4%).

Riferimento temporale gennaio 2011

PRODUZIONE E CONSUMI TOTALI

Si stima che nel 2010 siano state consumate 376 milioni di bottiglie di vini spumanti italiani, di cui quasi 226 milioni spedite all’estero, in 78 paesi (+4 rispetto al 2009). 380 milioni le bottiglie prodotte nell’anno in Italia. Si tratta di un comparto che genera complesivamente un giro d’affari all’origine poco superiore a 1,1 miliardi di euro, che al consumo vale circa 2,90 miliardi di euro. Fra export e nazionale, si registra un +8,9% di volumi totali, un +2,4% del valore al consumo. E’ l’export che lancia i vini italiani con le bollicine nel firmamento degli spumanti mondiali. L’Italia diventa il primo paese esportatore al mondo con un valore al consumo di 1,885 mld di euro. La forbice fra crescita dei volumi esportati, fatturato all’origine e valori dei vari mercati indica che i prezzi in cantina sono rimasti stabili nella maggior parte dei casi, mentre si riscontra un ulteriore incremento di prezzo sui mercati mondiali.

ESPORTAZIONI

Fra i paesi esteri, si riscontra una tenuta dei volumi esportati in Francia e nel Regno Unito intorno a un +2%, mentre la Germania, con il +6% in bottiglie e un +9% in valore, si conferma il primo partner assoluto, l’Austria ha una crescita del 10%, ma una riduzione in valore del 3%.Ggli Usa con un +20% in quantità e un +15% in valore rappresentano il mercato più trendy. Il Canada, con il 20% di crescita sia in numero di bottiglie che in fatturato, risorge dopo anni di cali.
Asti e Prosecco (compreso il Valdobbiadene Conegliano Docg) sono le bandiere tricolori e rappresentano il 67% circa delle bottiglie esportate. L’Asti presume un +10% in volumi e il Prosecco, sul mercato mondiale, con le diverse etichette Docg, Doc, Igt, fa registrare un grande balzo in quantità, con circa 115 milioni di bottiglie totali vendute nell’anno e un incremento di fatturato del +15%. In forte sviluppo gli spumanti “generici” che rappresentano circa il 29% delle spedizioni totali. Solo il 4%, per le restanti tipologie e denominazioni.

Databank Database Tabella csv excel xls Case Vinicole Cantine

IL MERCATO NAZIONALE

Il mercato nazionale vale ca.150 milioni di bottiglie consumate, stazionario, con un –1,4% in volumi rispetto al 2009 e un –1,9% nel valore al consumo pari a 1.015 milioni di euro. Per il metodo classico, si stima un consumo nazionale in crescita del 1,4% sul 2009, mentre sono stabili le esportazioni come dato assoluto. Si confermano le leadership di Ferrari-Lunelli e Guido Berlucchi con circa 9 milioni di bottiglie, pari al 40% del mercato metodo classico. Per il metodo italiano, sempre più in auge il Prosecco Spumante brut e dry. I consumi generali procapite restano stazionari a 2,6 bottiglie all’anno (contro le 4,7 bottiglie in Francia e le 6,5 in Germania). In crescita gli acquisti domestici, sia presso il produttore (+4% sul 2009, con una quota di mercato pari al 6,7% del totale spedito) che presso la GDO (+ 3% sul 2009) con un prezzo medio del canale distributivo però in calo del 2% sull’anno precedente.

PREZZI

le indagini nella Grande distribuzione italiana confermano che i vini ottenuti con il metodo Charmat (Asti, Prosecco e generici) hanno un valore medio intorno a € 4,5-5,50 alla bottiglia, con l’eccezione del Superiore di Cartizze che è circa di € 12-13. Una altra storia per i Franciacorta e i Trentodoc che si posizionano mediamente intorno a € 10-12, e poco inferiori risultano gli Oltrepo Pavese Docg, l’Altalanga Doc e gli altri, tutti metodo classico.

Databank excel xls grossisti

I CONSUMI DI FINE ANNO

Sempre importanti i consumi nazionali di spumanti concentrati nei 25 giorni a cavallo fra le festività di dicembre e gennaio. Si stappano quasi il 68% delle bottiglie consumate nell’intero anno Per le festività di fine anno 2010 l’OVSE stima in particolare per l’Italia un consumo di 97 milioni di bottiglie di produzione nazionale e circa 4 milioni di bottiglie importate, per una spesa complessiva prevista di 720 milioni di Euro. Ben 60 milioni le bottiglie stappate nella sola notte di Capodanno (stabile rispetto al 2009). All’estero nei giorni di feste di fine-anno si stappano ca. 150 milioni di bottiglie di spumante italiano (+10% rispetto al 2009) su un totale di 226 milioni di bottiglie esportate. Per il 98% si tratta di vini spumanti ottenuti con il metodo italiano di produzione (o Charmat).. “Emozioni e voglia di stare bene con gli amici – dice Giampietro Comolli, che da 20 anni monitorizza i consumi delle bollicine italiane – sono le motivazioni d’acquisto di una bottiglia di bollicine. Nel mondo si consumano 2,6 miliardi di bottiglie di spumanti l’anno e l’Italia con 226 milioni di bottiglie esportate è diventato il primo esportatore al mondo ”.

+info: OVSE ®©www.ovse.org

Osservatorio Economico Vini Effervescentiwww.marcadoc.it/2010/Consumi-Spumanti-2010-continua-il-trend-positivo.htm
www.winenews.it/print.php?c=detail&id=21712&dc=15
www.euposia.it/news.aspx?n=2501

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