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Per il consumatore il packaging di un prodotto non è solo un plus, ma anche un elemento fondamentale dell’acquisto. In alcuni casi, il consumatore è addirittura diventato parte del packaging; si vedano le campagne di Coca-Cola e Nutella, che offrivano al singolo acquirente la possibilità di personalizzare la confezione con un nome a scelta. Lo stile di vita sempre più attivo e salutare dei consumatori ha poi stimolato l’offerta di packaging più pratici e versatili e di standard qualitativi migliori, come per esempio la capacità di conservare i cibi più a lungo. Oggi i consumatori non fanno più scorte di prodotti come un tempo e si spostano continuamente, perciò hanno bisogno – e si aspettano – di aver a che fare con packaging più piccoli, leggeri e funzionali, e possibilmente senza massa in eccesso.

Un esempio di questa tendenza è la linea Ready Meals lanciata da Barilla per il mercato internazionale. Per rispondere alle esigenze di rapidità e praticità dei consumatori, la Barilla ha sviluppato un comodo sistema di confezionamento composto da due vaschette separate mono-materiale riscaldabili in microonde, l’una per il sugo e l’altra per la pasta, e un cartoncino esterno che illustra le caratteristiche e le modalità di consumo del prodotto, tutto in un’unica confezione. Un altro caso interessante sono le confezioni scelte lo scorso anno da Fiorucci per i suoi affettati. Gli affettati della linea Q.B. (Quanto Basta, Tutta la bontà senza sprechi) sono confezionati in vaschette richiudibili che si possono aprire più volte, bilanciando così convenienza e freschezza dei prodotti, oltre a ridurre gli sprechi alimentari. Oppure ancora, nel 2012 Heinz ha sviluppato per i prodotti a marchio Plasmon un vasetto in plastica termoforato che, grazie anche al confezionamento in asettico, riesce a ridurre il peso del packaging dell’85%. I vasetti hanno inoltre un comodo sistema di richiusura, il coperchio snap-on, che rende la soluzione agevole senza ridurre le garanzie di sicurezza caratteristiche del campo dei generi alimentari per l’infanzia.

Ma se il settore alimentare è in costante evoluzione dal punto di vista del packaging, anche tra i marchi di detersivi l’attenzione alle esigenze dei consumatori non è da meno. Henkel ha lanciato lo scorso anno EcoGeneral, un flacone per detersivo che tra le sue caratteristiche presenta notevole maneggevolezza e stabilità, oltre a ridurre sensibilmente la quantità di materiale necessaria a realizzare il flacone, rendendo più facile il trasporto e il riciclo della confezione. L’esperienza insegna inoltre che i consumatori tengono alle tematiche ambientali e alla sostenibilità oltre che alla convenienza. Soresina lo sa bene e ha realizzato quest’anno per il suo burro un involucro in compostabile proveniente da risorse rinnovabili. Realizzato in Mater Bi, è biodegradabile e può essere smaltito nell’umido. A volte, sono le crisi del settore a favorire il cambiamento. Lo scandalo della carne di cavallo, quando tracce di carne equina vennero trovate in prodotti a base di carne bovina, ha sconvolto l’intera industria alimentare nel 2013. L’effetto principale è stato che i consumatori sono diventati più attenti quando si tratta di informarsi sull’origine del cibo che acquistano. Mentre il settore dei cibi pronti subì un duro colpo, i brand con un’offerta premium, la cui immagine è legata ai valori di qualità e genuinità, ne ricavarono addirittura vantaggi. Il fenomeno si spiega col fatto che i consumatori in situazioni di questo tipo scelgono di rivolgersi prevalentemente a marchi di fiducia, in grado di garantire sull’origine dei prodotti.

A proposito di fiducia e trasparenza è da segnalare il packaging realizzato nel 2011 da Deco Industrie per la piadina Loriana, che si presenta in una confezione satinata che lascia intravedere il contenuto, di modo da trasmettere un chiaro messaggio di freschezza del prodotto. È probabile che in futuro vedremo sempre più soluzioni di questo tipo, man mano che i consumatori diventano più esigenti. Anche le innovazioni tecnologiche influenzano le nuove tendenze dell’imballaggio, e il progresso scientifico potrebbe determinare le caratteristiche del packaging del futuro. I nuovi sviluppi nelle nanotecnologie permetteranno all’industria di tenersi al passo con l’evoluzione nelle abitudini dei consumatori, suggerita dai recenti trend demografici (per esempio, l’accresciuta incidenza sulla popolazione dei nuclei familiari composti da una sola persona, che richiede lo sviluppo sul mercato di piatti pronti monoporzione) e dall’incremento del PIL.

Un esempio di innovazione attualmente in fase di sviluppo è un tipo di packaging con un naso artificiale all’interno che può comunicare a uno smartphone, prima dell’acquisto, quanto è fresco il prodotto. La freschezza può essere calcolata attraverso segnali elettronici con l’aiuto di un modello numerico. Un packaging così intelligente significherebbe per i consumatori avere maggiori garanzie sulla qualità e per i rivenditori la possibilità di rispondere immediatamente a eventuali problemi coi prodotti. Sempre in merito all’innovazione, Smurfit Kappa, azienda manifatturiera nel packaging in cartone ondulato e cartoncino, ha recentemente sviluppato Bag-In-Box, un pratico imballaggio in cartone che protegge efficacemente il liquido all’interno durante il trasporto e, grazie alla sacca interna e a un sofisticato sistema di rubinetti, permette al prodotto di conservarsi molto più a lungo.

Nel 2014 ormai non si può più tornare indietro in termini di imballaggio. Vedremo ancora il progresso tecnologico accompagnare la crescente domanda di qualità da parte del consumatore. La qualità è sì cruciale ma il packaging dev’essere anche reperibile a costi bassi, essere trasparente, economico e in linea con una vita sana e attiva. Sempre più attenti al budget e alle tematiche ambientali, i consumatori saranno ancora più selettivi nelle loro scelte. Detto ciò, c’è un messaggio che emerge per i rivenditori: avete solo un’occasione per catturare l’attenzione dei consumatori, perciò il packaging deve distinguersi, essere originale, bello e sostenibile. I venditori che sapranno cogliere la sfida saranno quelli che non solo rimarranno aggiornati in termini di innovazione, ma che diranno ai consumatori come stanno agendo in risposta ai loro gusti e bisogni in costante evoluzione, e con quale budget. Ulteriori progressi nel 2014 saranno la dimostrazione che la posta in palio è sempre più alta nella competizione per la conquista dei consumatori. I rivenditori che proporranno packaging più vicini alle richieste dei clienti vedranno i loro prodotti al centro della scena, altrimenti li ritroveranno in fondo allo scaffale ad accumulare polvere.

 Dr Liz Wilks: Director Sustainability & Stakeholder Engagement Europe – Asia Pulp & Paper Group

 Contact: diletta.gherardini@cohnwolfe.com | www.cohnwolfe.com |

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