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I tedeschi bevono sempre più acqua minerale: il consumo pro capite di acque minerali e acque curative (heilwasser) è salito nel 2012 a 136 litri, il secondo più alto valore procapite in Europa dopo L’Italia. Questo è quanto si desume dai dati pubblicati dall’ Associazione tedesca di acque minerali (VDM). La produzione complessiva di acque confezionate in Germania, facente riferimento a ca. 500 diverse marche, si è portata nel 2012 a 10,2 miliardi di litri, con un aumento dello 0,9% rispetto all’anno precedente.

 

La Germania è anche uno dei mercati con una elevata importazione di acque minerali: i tedeschi ne hanno importatoo nel 2012 ben 1,2 miliardi di litri mentre ne hanno esportato solo 217 milioni. Alla luce di questi dati del commercio estero, i consumi apparenti possono essere stimati intorno a 11,2 miliardi di litri, quindi ormai prossimi al totale consumi del mercato italiano. In termini di pro-capite la distanza fra i due paesi resta ancora elevata (190 litri per l’Italia e 136 per la Germania).

L’acqua minerale è diventata da alcuni anni la bevanda fredda più consumata dai tedeschi, superando anche il consumo di birra che invece tende a diminuire in modo irreversibile. Le acque minerali più popolari sono quelle frizzanti (43% del totale), seguite da quelle leggermente frizzanti (42%) e da quelle naturali non gassate (12%); quest’ultime mostrano tuttavia un forte trend di crescita mentre i consumi delle frizzanti sono più stagnanti. Poco più del 2% è rappresentato dalle acque aromatizzate (pari a 2-3 litri procapite annui) e poco meno dell’1% è costituito dalle c.d. Heilwasser (acque curative).

 

 

Per quanto riguarda le confezioni, il 23% del mercato è rappresentato da bottiglie di vetro a rendere, il 20% da bottiglie in PET a rendere, poco più del 9% da bottiglie in PET riciclato e per il 47% da bottiglie in PET a perdere. Si vede quindi come il mercato tedesco sia molto più orientato del nostro verso la pratica del vuoto a rendere. In realtà nel nostro Paese i gruppi della Gdo, anche quelli che si dichiarano orientati all’ecosostenibilità, non si sono mai degnati di attrezzarsi per rendere possibile e promuovere la pratica del vuoto a rendere. Oltre alle acque minerali e medicali, l’industria dell’ estrazione e imbottigliamento delle acque minerali produce anche 3,5 miliardi di litri di bibite, spritzers e altre bevande analcoliche con acqua minerale naturale.

La tabella completa del mercato può essere scaricata dal portale di VDM: www.vdm-bonn.de

A cura di Pasquale Muraca

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