Locali Spirits, Distillati, Liquori

In Toscana la drink list si trasforma in un giardino segreto da esplorare (non solo metaforicamente)

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Libri, manuali, fotografie, veri e propri oggetti: il mercato del bar è ormai saturo di cocktail list sempre più elaborate e soprattutto instagrammabili, ma quante raccontano una storia autentica, davvero legata alla struttura che rappresentano? Poche, in realtà. Tra queste, spicca sicuramente il Bar Visconti del Castello di Casole, A Belmond Hotel a Casole d’Elsa (Siena), la cui nuova drink list Hortus Vitae – Il Giardino della Vita nasce dall’importanza dell’orto biologico del castello. Uno spazio fondamentale per il bar, per la cucina, per tutti coloro che lo vivono quotidianamente.

Il menu pensato dal responsabile F&B Tommaso Ondeggia e dal bar manager Alessio Onida non è un semplice elenco di drink, ve lo diciamo subito: è piuttosto un viaggio nella biodiversità, riflesso in ogni ingrediente e aroma presenti nel bicchiere. Un menu vivo, che si racconta da sé, accompagnato da una serra 3D interattiva che guida gli ospiti in una passeggiata sensoriale tra gli orti, un ettaro di terreno biologico certificato da cui nascono le botaniche degli otto nuovi signature cocktail.

Hortus Vitae si sviluppa in tre capitoli: “Dall’orto al bar”, un tributo agli insetti impollinatori, custodi invisibili della fertilità delle piante. Il cocktail Flora’s Harmony gin, liquore alla camomilla, sciroppo di fiori di sambuco e limone – e l’analcolico Aura Sambuci, con sciroppo di sambuco, menta, limone e vino frizzante analcolico, ne sono gli interpreti. Si prosegue con “Il suolo e le radici”, dove si celebra la terra da cui tutto nasce. Come? Col Golden Soil (succo di pomodoro giallo, emulsione d’olio, sale, erba pepe, peperoncino e vodka Belvedere infusa al rosmarino) e col Radici Cremisi (succo di melograno, Monin bitter, succo di acetosa e gassosa). Il percorso si chiude infine con “Sinergie naturali”, dedicato alla coltivazione consociata, in cui piante diverse si sostengono a vicenda: qui si distingue il Fig & Spice, un armonioso mix di vodka infusa ai fichi, liquore alla cannella, limone e alchermes.

Il bar prende il nome da Luchino Visconti, regista che amava trascorrere le sue estati al castello (proprietà del fratello Edoardo dal 1950 fino alla fine degli anni ‘70), dove ancora oggi eleganza e tradizione toscana si incontrano tra affreschi sul soffitto e pavimenti in marmo. Con una vista mozzafiato e quel suggestivo tocco bucolico che contraddistingue l’intera realtà di Casole.

Al centro del progetto di miscelazione di questo resort di lusso c’è poi Venvia, gin creato con botaniche coltivate in tenuta e quindi perfetto continuum della cocktail list-serra ispirata all’orto, insieme a vini “Ulpaia”, ma anche olio e miele prodotti internamente, a sottolineare l’impegno verso un’agricoltura sostenibile e autentica.

Per tutte queste ragioni, il Bar Visconti offre non solo cocktail, ma un’esperienza immersiva che fonde natura, arte e territorio: un vero e proprio “orto di vita”, come da traduzione letterale di Hortus Vitae. Partendo proprio dai signature del suo bar, il Castello di Casole quest’estate diventa teatro di eventi memorabili, come la serata di lancio del menu organizzata in collaborazione con Moebius Milano (38° miglior bar al mondo secondo The World’s 50 Best Bars) e la rassegna “Cinema sotto le stelle”.

© Riproduzione riservata

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