Nuovo capitolo per Acqua Pradis. Il marchio friulano riparte dopo l’acquisizione da parte della Edil Legna Colasante Srl, società di Guardiagrele (Chieti) attiva nei carburanti e guidata dall’imprenditore abruzzese Matteo Stefanìa.
L’asta e l’aggiudicazione
La vendita, gestita in via telematica dalla curatrice della procedura di liquidazione giudiziale Alessandra Fabris, partiva da una base d’asta di 72.320 euro. Tre i partecipanti: al nono rilancio Stefanìa si è aggiudicato Acqua Pradis (marchio e beni mobili) per 123mila euro. Il capannone di proprietà della Rebirth Spa non era incluso: l’acquirente subentrerà nel contratto di affitto.
Il profilo dell’imprenditore
Matteo Stefanìa non ha precedenti esperienze nel settore delle acque minerali. “È un settore che mi ha sempre affascinato. Da noi ci sono molte sorgenti, ma sono tutte impegnate. Clauzetto? Non ci sono ancora andato, lo farò dopo Pasqua, ma in Friuli ho fatto il militare e il posto mi affascina”.
L’imprenditore è venuto a conoscenza della vendita quasi per caso e ha partecipato al terzo tentativo: le aste precedenti prevedevano importi più alti e comprendevano anche gli immobili. La formula ridotta – impianti, attrezzature e marchio, escludendo il capannone – ha sbloccato l’operazione.
La ripartenza
L’obiettivo dichiarato è quello di mantenere la continuità del marchio. “La nostra intenzione è far rimanere Acqua Pradis così com’era. Non c’è motivo di fare cambiamenti: meglio restare nel solco della continuità”.
Il contratto di locazione dello stabilimento di Clauzetto, dove sgorga dal Monte Dagn un’acqua minerale microbiologicamente pura, a basso contenuto di sodio e con pH alcalino, resta valido fino al 31 dicembre 2028 ed è rinnovabile per altri sei anni. Il canone è fissato a 3.000 euro mensili fino a giugno 2026 e a 3.500 euro da luglio 2026.




