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L’azienda Agricola Le Bertille riceve il Diploma di Merito, nell’edizione 2013 della Guida Vinibuoni d’Italia. Il riconoscimento attesta il suo impegno nella realizzazione di progetti finalizzati alla tutela del territorio e del vigneto. Nella valutazione dell’azienda assumono un peso particolare le operazioni volte al risparmio energetico e soprattutto alla produzione di vini rispettosi dell’ambiente, della salute e del benessere dei consumatori. L’impegno nei confronti dell’ambiente da parte di Olimpia e Saverio Roberti, titolari de Le Bertille, nasce ancor prima dell’inizio dell’attività vitivinicola: è il loro stesso stile di vita che diventa poi filosofia produttiva. Il vino, per Le Bertille, è il risultato di pensieri ed azioni fondati su un rapporto naturale e protettivo nei confronti dell’ambiente e della sua valorizzazione. Solo un terreno vivo e sano è capace di trasmettere al frutto le qualità delle quali è ricco, sostanze ridistribuite in ciascuna bottiglia per renderla unica e ricca di personalità, che diventa ambasciatrice del suo territorio.

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“È in ciascuno di noi produttori -sostiene Olimpia Roberti- che deve nascere il desiderio di accudire e proteggere le nostre terre come fossero nostri figli. In questo modo si crea un percorso di riconoscibilità che sicuramente contribuisce a rendere il vino italiano ancora più competitivo sui mercati esteri. Non è complicato. La nostra filosofia di vita e di lavoro si può sintetizzare su modelli di grande semplicità e fattibilità. I primi ma incisivi passi partono dalla riduzione delle emissioni e dell’inquinamento di aria e acqua, di attenta gestione dei consumi idrici, da una sensibilità estrema al riciclo a partire da vetro, sughero, carta e imballaggi, dai materiali delle potature. Fra le varie operazioni mirate al territorio abbiamo creato un laghetto artificiale che oltre ad essere un bacino di raccolta delle acque piovane ha contribuito a rendere più vive e ricche di animali le nostre terre perché fa da richiamo e punto di riferimento per uccelli acquatici, lepri, fagiani e altri compagni di ristoro durante il periodo estivo. Ma soprattutto il controllo costante dei vigneti ci consente di intercettare immediatamente e di prevenire eventuali esigenze delle piante, piuttosto che intervenire quando il disagio si manifesta, e quindi ci consente di limitare allo stretto indispensabile gli interventi di risanamento. È chiaro che la nostra vita si svolge più nel vigneto che altrove, ma noi, che ci sentiamo soprattutto viticoltori, lo consideriamo una priorità”. Insomma, sostenibilità vuol dire rispettare l’ambiente, un impegno che diventa poi una forma di investimento su un nuovo concetto di economia che individua opportunità di sviluppo e di crescita della qualità e del valore del vino italiano.

+INFO. Ufficio stampa Rosanna Ferraro – -http://www.lebertille.com

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