L’Italia si è affermata come uno dei grandi protagonisti del mercato delle macchine usate nell’industria delle bevande. Non si tratta soltanto di un Paese con produttori di fama internazionale, ma di un ecosistema industriale che, per la sua struttura e dinamica, genera un flusso costante di macchinari usati che alimenta la domanda internazionale.
In MachinePoint, con una lunga esperienza come intermediari nella compravendita di macchine industriali, l’azienda osserva in prima persona come l’Italia abbia saputo capitalizzare la sua tradizione tecnica, la cultura imprenditoriale e la rete di produttori per diventare un punto di riferimento globale.
L’Italia dispone di un sistema di sovvenzioni e incentivi che spinge le aziende a rinnovare frequentemente le proprie linee di produzione. Questa politica industriale, unita alla mentalità imprenditoriale orientata a essere sempre all’avanguardia tecnologica, fa sì che macchinari in perfette condizioni entrino regolarmente nel mercato dell’usato. Il risultato è un’offerta abbondante e variegata, che altri Paesi non possono eguagliare né in volume né in qualità.
Italia, Germania e Polonia guidano la classifica mondiale dell’offerta di macchine usate
Nello studio condotto da MachinePoint per il periodo 2018-2025 sul mercato delle macchine usate per l’industria delle bevande, l’Italia si conferma come uno dei tre principali attori mondiali, fornendo il 6,58% di tutta l’offerta globale, una quota che la mantiene stabilmente nella top 3 per l’offerta di macchinari usati.
La Germania guida la classifica con il 7,05% del totale, seguita da vicino dalla Polonia (6,87%), che ha conosciuto una crescita fulminea grazie alla modernizzazione dei suoi impianti. L’Italia, con il 6,58%, ha mostrato una solidità costante, sostenuta dalla presenza di produttori di riferimento internazionale come SACMI, SIPA, SMI o SIDEL e da una cultura imprenditoriale che rinnova frequentemente le linee di produzione.
Gli Stati Uniti occupano la quarta posizione con il 5,56%, spinti in parte dalla chiusura di impianti e dalla transizione verso imballaggi più sostenibili. La Spagna, con il 4,90%, ha registrato un picco storico nel 2024 grazie a un’ondata di rinnovi nel settore dell’acqua imbottigliata e delle bibite. Seguono la Russia (3,85%) e l’Austria (3,82%), mercati più piccoli ma con macchinari di alta qualità, mentre la Francia (3,64%) alterna anni di alta e bassa offerta a seconda dei cicli di investimento delle sue Fabbriche di imbottigliamento di acque minerali e industrie lattiero-casearie. L’India (3,02%) e il Messico (2,52%) completano la top 10, con un’offerta più limitata ma competitiva nei prezzi e interessante per i mercati regionali.
L’Italia si distingue non solo per il volume, ma anche per il profilo dei suoi macchinari: attrezzature robuste, ad alta durabilità e con manutenzione documentata, qualità molto apprezzate dagli acquirenti internazionali. Inoltre, queste macchine rispettano le normative europee e sono facilmente adattabili ad altri mercati, rafforzando così il loro appeal globale.
Dallo soffiaggio al riempimento: le tipologie di macchine in cui l’Italia è punto di riferimento nel mercato dell’usato
Nel mercato italiano le operazioni mostrano un modello chiaro: il PET continua a dominare l’interesse degli acquirenti, sia nelle macchine di soffiaggio che nelle linee di riempimento. L’imballaggio in cartone ha guadagnato terreno, spinto dalla domanda di bevande pronte al consumo e dalla percezione di maggiore sostenibilità. I pastorizzatori, da parte loro, mantengono una domanda solida grazie alla diversificazione dei prodotti e alla necessità di prolungare la vita utile delle bevande senza perdere qualità.
L’analisi delle tipologie di macchine più offerte e richieste in Italia rivela che le tecnologie legate al PET dominano la scena. Le macchine di soffiaggio stiro sono nettamente in testa, rappresentando il 14.8% di tutta la domanda italiana e il 17.1% dell’offerta. Non è un caso: il Paese ospita produttori di riferimento mondiale in questo segmento, e gli impianti di imbottigliamento rinnovano frequentemente per restare all’avanguardia, liberando macchine usate ancora molto competitive nei mercati emergenti.
Al secondo posto, le macchine di soffiaggio-stiro ad iniezione per bottiglie in PET concentrano il 10% della domanda e il 6.7% dell’offerta, una proporzione che riflette il loro ruolo di “jolly” per l’industria, capaci di adattarsi a diversi formati e volumi.
Più in basso, le linee complete Tetra Pak mostrano un fenomeno curioso: il 9.5% della domanda si scontra con un’offerta di appena il 1.1%, segnale chiaro che il settore lattiero e delle bevande vegetali italiano necessita di queste linee ma raramente le immette sul mercato.
La produzione di preforme PET, base di ogni contenitore, è un’altra area in cui l’Italia eccelle: le macchine a iniezione per preforme in PET rappresentano il 4.3% della domanda e il 6.7% dell’offerta, sostenute da un solido tessuto industriale orientato all’export.
Un modello simile si osserva nelle macchine di riempimento per cartone, che mantengono una quota del 3.9% della domanda e dell’5.9% dell’offerta, fondamentali per succhi, latticini e bevande funzionali.
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Le linee complete di riempimento PET per acqua naturale coprono un 4.1% della domanda e un 3.6% dell’offerta, mentre il formato lattina, sebbene in crescita, ha ancora un’offerta limitata (4.4% domanda vs 1.4% offerta).
Attrezzature trasversali come i pastorizzatori (4.4% domanda, 6.7% offerta) e i compressori d’aria ad alta pressione (2.5% domanda, 5.1% offerta) mantengono la loro importanza, essendo essenziali per la sicurezza alimentare e il soffiaggio delle bottiglie.
Chiudendo il gruppo, una sorpresa che in Italia non lo è affatto: le attrezzature per la produzione di formaggio, con un 3,2% di domanda e un 3,4% di offerta, un riflesso diretto della grandezza e della proiezione internazionale dell’industria lattiero-casearia italiana, che rinnova gli impianti con la stessa ambizione dei suoi omologhi nel settore delle bevande.
Questi dati non parlano solo di macchine: raccontano la storia di un Paese che combina tradizione industriale, capacità di innovazione e un ritmo di rinnovamento tecnologico che lo rende un punto di riferimento nel mercato globale delle macchine usate. L’Italia non produce solo bevande iconiche; produce anche gli strumenti che, nelle mani di nuovi proprietari in tutto il mondo, continueranno a riempire bottiglie, cartoni e lattine per molti anni a venire.
MachinePoint collega questa offerta ad aziende di tutto il mondo, convinta che la combinazione di qualità, disponibilità e varietà che l’Italia offre continuerà a fare la differenza negli anni a venire.
+ INFO: www.machinepoint.com









