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Nascono i succhi di frutta, “oltre il biologico”, con contenuto ridotto di micotossine e residui di fitofarmaci. A mettere a punto questa salutare bevanda, pensata specificatamente per i bambini, e’ l’azienda ‘Giò Sole’ di Capua (Caserta), dopo aver avviato una produzione di derivati di frutta coltivata con l’impiego di antagonisti naturali. L’azienda campana e’ capofila del progetto Derfram, partito nel novembre 2010 nell’ambito delle attività del Programma di Sviluppo Rurale (Psr) della Regione Campania ed attuato da Università e Cnr.


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Il progetto, sottolinea Elena Sorrentino, Responsabile scientifico progetto Derfram, ”ha forti contenuti di innovatività e ha la prerogativa di portare sul mercato prodotti di eccellente qualità sensoriale diretti alle fasce di consumo più esposte ai rischi da accumulo dei residui tossici presenti negli alimenti”. “Siamo riusciti ad ottenere risultati che rispondono ad un sistema “biologico diverso” – sintetizza la responsabile scientifica del progetto Derfram – partendo da una applicazione di lotta integrata, che minimizza l’utilizzo di fitofarmaci chimici ed integra l’utilizzo di antagonisti naturali, pervenendo ad un risultato eccellente, a residui zero, sia in micotossine che in fitofarmaci; un risultato che risulta meritevole di ulteriori indagini, per approfondirne la dinamica e la reale portata.” A beneficiare del trasferimento tecnologico della ricerca, che comprende anche l’affinamento delle tecniche di produzione dei succhi di frutta, saranno, oltre all’azienda capofila Giò Sole di Capua (60 ettari prevalentemente investiti a frutteto ed un impianto di trasformazione interno per marmellate e succhi di frutta), altre quattro aziende agricole, tre delle quali localizzate nel casertano ed una nella Piana del Sele, tutte ad indirizzo frutticolo. I risultati sono stati raggiunto grazie al lavoro di ricerca applicata del Dipartimento di Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università del Molise di Campobasso, dell’Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo del CNR di Ercolano e dell’Istituto di Scienza dell’Alimentazione del CNR di Avellino.

Fonti: www.ansa.it/saluteebenesserewww.radiocrc.com/agricoltura/un-lievito-amico-protegge-i-succhi-di-frutta-34091

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