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Che succede se la produzione mondiale aumenta ma la richiesta da parte dei consumatori stagna? La produzione mondiale di vino ha infatti raggiunto 292,3 milioni di ettolitri l’anno scorso, il livello più alto in 15 anni, ma i consumi sembrano rallentare.
L’anno scorso, grazie al ritorno di un clima più mite in Europa, dove sono i tre principali produttori mondiali di vino (Spagna, Francia, Italia),si sono toccati aumenti record, anche grazie al confronto con la vendemmia storicamente bassa del 2017, a causa del gelo primaverile che aveva devastato i vigneti. Gli aumenti della produzione sono spettacolari: Spagna (+ 36,7%), Francia (+ 34,8%), Italia (+28, 9%), Germania (+ 30,7%) e persino + 40,4% della produzione sui vini svizzeri.

Dall’altro lato però l’anno scorso, il consumo mondiale di vino, (in crescita dal 2014) sembrava essersi fermato. Il calo principale è dovuto ai  consumi in Cina (la crescita è rallentata, con un 2018 in diminuzione del 6,6% rispetto al 2017, fermandosi a 18 milioni di ettolitri) e nel Regno Unito, dove si è bevuto solo solo 12,3 Mhl nel 2018, un calo del 3,1% rispetto al 2017.

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