Attualità Personaggi Prodotti & Brands Vino

La scomparsa a 89 anni di Ampelio Bucci, il professore che ha portato il Verdicchio nel mondo

Pinterest LinkedIn

Commozione unanime nel mondo del vino italiano con la scomparsa giovedì 21 agosto all’età di 89 anni di Ampelio Bucci. Una figura carismatica che ha saputo trasformare il Verdicchio dei Castelli di Jesi in un vino cult, portandolo sulle tavole più prestigiose in tutto il mondo, con un nuovo approccio per il racconto di un vitigno e di una regione al di fuori degli schemi usuali e delle carte geografiche standard.

Nato a Montecarotto in provincia di Ancona nel 1936, Bucci ha dedicato la sua vita alla valorizzazione del vitigno marchigiano, trasformandolo da vino semplice a eccellenza enologica riconosciuta a livello internazionale. Dopo una carriera nel mondo della moda e del design a Milano come professore universitario, negli anni ’80 decise di tornare alla terra natia per fondare Villa Bucci, un’azienda agricola che ha rivoluzionato il Verdicchio. Una vita facendo la spola tra Milano e le Marche con tante intuizioni, come quella di puntare sulla longevità del Verdicchio, affinando i suoi vini in grandi botti di rovere di Slavonia per farli evolvere nel tempo. Negli anni Villa Bucci è diventata un’icona dei vini bianchi d’Italia, ottenendo prestigiosi riconoscimenti, come nel 2021 quando il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2019 di Villa Bucci arrivò al secondo posto nella classifica mondiale “The Enthusiast 100: The Best Wines of 2021”.

Nel 2024 aveva deciso di cedere Villa Bucci ad Oniwines, parte del Gruppo Oniverse della famiglia Veronesi, credendo in un progetto nato per dare continuità alla sua visione imprenditoriale e umana. “Sono profondamente addolorato dalla perdita di Ampelio Buccile parole di Federico Veronesi– È stato un uomo in grado di contribuire in maniera innovativa e importante alla crescita e affermazione del vino italiano di qualità nel panorama nazionale e internazionale, oltre che una persona di grande cultura e creatività. Insieme a Giorgio Grai ha creato il mito del Verdicchio, una leggenda capace di vivere nel tempo. Sarà per noi un impegno portare avanti la sua eredità e tenere alto il nome di questo grande Vino”.

Ampelio Bucci è stato tra i fondatori della FIVI, tra i primi in Italia a capire che i Vignaioli avevano bisogno di una casa comune, nella quale condividere i problemi e tentare di risolverli, insieme. “La sua capacità di dialogo, e prima ancora di ascolto e comprensione delle ragioni di tutti, è stata una caratteristica fondamentale per la maturazione di tutti noi, spesso acerbi e poco pratici di percorsi collettivi- il ricordo di Rita Babini, Vignaiola e presidente di FIVI – “Diceva spesso che riusciva a rimanere attivo e aperto al mondo perché si sentiva ancora un bambino, curioso e vivace. La sua intelligenza e la sua ironia ci mancheranno moltissimo e non saranno facilmente replicabili: ma possiamo solo ritenerci fortunati ad averlo conosciuto e ad aver percorso con lui questo sentiero. Domani, ancora di più, dovremo essere capaci di trasformare il suo ricordo in azione, per garantire un futuro ai Vignaioli e al mondo contadino italiano: credo sia questa la sua più grande eredità, che cercheremo di onorare ogni giorno”.

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Scopri la collezione Fine Spirits - viaggio esclusivo nel mondo del whisky

Resta sempre aggiornato! Iscriviti alla Newsletter


Scrivi un commento

Per continuare disattiva l'AD Block

La pubblicità è fondamentale per il nostro sostentamento e ci permette di mantenere gratuiti i contenuti del nostro sito.
Se hai disattivato l'AD Block e vedi ancora questo messaggio ricarica la pagina