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Il caffè è stato spesso sotto accusa a causa di un’informazione poco corretta . A far scendere definitivamente dal banco degli imputati la bevanda più studiata al mondo, è ora l’INRAN, l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione**, che ha presentato la monografia “Caffe e Salute”; un lavoro di ricerca e sintesi, cui hanno contribuito: l’Istituto Farmacologico Mario Negri , la Fondazione per lo Studio sugli Alimenti e la Nutrizione^^ ed il COSIC°°

Secondo lo studio dell’Inran , il caffè, nelle giuste quantità (non oltre 3 tazzine di espresso al giorno), può diventare un alleato della salute, aiutando a stare in forma e prevenire perfino molte patologie, dalla cirrosi epatica, al diabete. Nessuna controindicazione in vista poi per le donne, sia nella fase della gravidanza, che nella menopausa.

“Il caffé – ha detto Amleto D’Amicis, direttore dell’Unità di Documentazione e Informazione Nutrizionale dell’Inran – non é una semplice soluzione di caffeina e poche altre sostanze brune, ma un “alimento” che contiene centinaia di specie molecolari, dai minerali come il potassio, precursori delle vitamine come la trigonellina, agli antiossidanti, ai lipidi terpenici”.

Entrando nel dettaglio, il caffé svolge importanti funzioni nel processo digestivo tra cui la stimolazione della saliva e dei succhi gastrici, lo svuotamento della bile, l’influenza sugli ormoni gastroenterici, fino alla protezione della cellula epatica e alla stimolazione della funzionalità del colon. Se sul pancreas non c’é nessuna relazione con insorgenza tumorali, sia sul fegato che sul colon, protegge dalla cirrosi alcolica o virale e dal cancro rettale.

Per non parlare poi dell’associazione inversa fra la bevanda e i calcoli biliari: maggiore è il numero di tazzine, minore è il rischio di malattia. Quanto al rapporto con il cuore, tutto sta ancora una volta nelle quantità che, se moderate (2 -4 tazze all’americana), danno un rischio cardiovascolare minore con una sorta di ombrello protettivo, rispetto ai consumi elevati cui viene associato un incremento di rischio. Il caffè, infine, costituisce un ottimo antiossidante, previene l’aumento della frazione lipidica “cattiva” (Ldl) del colesterolo e svolge un’azione antiaggregante.

+INFO/INRAN – Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
Via Ardeatina 546 – 00178 Roma Tel.: +39 06 51494.1 – Fax: +39 06 51494550
www.inran.it

+INFO/CoSIC European Coffee Science Information Centre
12 Market Street -Chipping Norton
Oxon OX7 5NQ – United Kingdom
fax: +44 1608 645300 – cosic@btinternet – www.cosic.org

+ INFO/F.O.S.A.N.: Nata nel 1986 su iniziativa del Consiglio Centrale della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione, la FO.S.A.N. si pone come punto di riferimento scientifico, a livello nazionale ed internazionale, per associazioni ed enti pubblici o privati interessati allo studio e alla ricerca in questo settore. Presidente FO.S.A.N. è attualmente il prof. Gianni Tomassi – > www.fosan.it
F.O.S.A.N. pubblica, tra l’altro, la Rivista di Scienza dell’Alimentazione (Dir. Resp. dott. Amleto D’Amicis -> ).

FOSAN è anche www.decoffea.it

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